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Questo articolo è stato pubblicato il 25 aprile 2013 alle ore 16:50.

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Coinvolgere community per crescere: a sperimentare la strategia "fan first" è stato il gruppo Rovio con il videogioco Angry Birds. Prima è partito dalla Finlandia, dove ha scalato le classifiche dell'App Store di Apple, poi ha allargato i confini ai Paesi limitrofi fino ad arrivare ai vertici nelle vetrine globali di iOs. Ha appena varato alcune webseries ispirate a uccellini kamikaze e maialini. Per il 2016 prevede anche un film di Angry Birds. Il trampolino di lancio è stato l'ampliamento sul territorio locale della rete di fan, come ha spiegato Nick Dorra, head of marketing strategies di Rovio, durante il recente Future Film Festival a Bologna.

L'azienda finlandese ha raddoppiato il fatturato a 152,2 milioni di euro nel 2012: le principali fonti sono le vendite dei giochi, la pubblicità in-app e il merchandising. È diventato un modello da studiare tanto da essere paragonato a Disney. E ispira l'Italia: le applicazioni software per dispositivi mobili possono essere un inizio a basso costo per finanziare la produzione di lungometraggi.

Fonti di finanziamento
"La costruzione di community è fondamentale nel crowdfunding", ricorda Giulietta Fara, direttore artistico del Future Film Festival. Secondo stime informali la raccolta di fondi attraverso microversamenti su internet raggiunge il 20-30% dei costi di un lungometraggio. E attiva una rete di passaparola a partire dai sostenitori. È uno strumento di un'ampia cassetta degli attrezzi.
Emerge una filiera lunga e diffusa che ha proiezioni internazionali. Si moltiplicano startup come Inbooki per reinventare gli ebook grazie alla partecipazione degli utenti oppure piccole imprese come Loop che scommettono sull'animazione 3D e sull'interaction design.

Le opportunità del made in Italy
Durante il Future Film Festival ha aperto la fiera ExpoPixel: è stata uno spazio di confronto dove si afferma la convinzione che per competere con i colossi europei e statunitensi il made in Italy deve essere riconoscibile.
Inoltre il territorio nazionale è una sorgente d'innovazione originale nel passaggio dalla carta agli ambienti interattivi, ad esempio apps e ebook. Un team coordinato da Bruno Riccò, professore ordinario di ingegneria elettronica all'università di Bologna, ha proposto le augmented graphics. Anche per le piccole e medie imprese che producono animazione classica è un periodo di transizione: sperimentano la migrazione verso le apps, come Melazeta di Modena. "Finora videogiochi, cinema e televisione sono sempre stati considerati diversi: è emerso il bisogno di uno scambio professionale tra questi mondi", osserva Giulietta Fara.

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