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Questo articolo è stato pubblicato il 06 maggio 2013 alle ore 14:30.

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Una ricerca europea ha fatto un passo avanti nello scoprire il perché i capelli della maggior parte di noi diventano bianchi o grigi con l'avanzare dell'età. Ma il bello è che la scoperta suggerisce anche che sia possibile sviluppare un metodo per riportare allo stato originale i capelli incanutiti.

La ricerca, i cui firmatari sono Karin Schallreuter, E.M. Arndt e altri ricercatori delle università di Bradford, Magonza, Lubecca e Manchester, spiega che in pratica i nostri capelli si "ossigenano" da soli: nei follicoli dei capelli incanutiti, infatti, si forma perossido di idrogeno (la sostanza comunemente nota come "acqua ossigenata" e usata per imbiondire artificialmente i capelli). Alti livelli di questa sostanza, tramite un effetto "a cascata" su altri enzimi, inibiscono la formazione dell'enzima tirosinasi, che conduce alla produzione di melanina, il pigmento responsabile della colorazione dei capelli. L'ossidazione provocata dal perossido di idrogeno è inoltre tale da inibire in modo permanente i meccanismi di omeostasi che dovrebbero ridurne il livello.

Questo effetto è stato verificato "in vivo" mediante tecniche spettroscopiche su oltre duemila volontari sofferenti di vitiligine (malattia dovuta a un meccanismo di ossidazione nelle cellule della pelle, simile a quello descritto per l'incanutimento).

Resta ancora da stabilire quali siano esattamente le cause di questo accumulo di perossido di idrogeno nei follicoli. Aver chiarito il meccanismo che porta ad ingrigire è però un notevole passo avanti, e gli autori della ricerca specificano che ora è molto più facile immaginare un metodo che ripristini la produzione di melanina nei follicoli, riportando i capelli al loro colore giovanile.

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