Faro su Bitcoin negli Usa: sotto esame i contratti derivati

LaPresse

L'attenzione dell'opinione pubblica sui Bitcoin genera domande finora inesplorate: l'ultima ad accendere un faro è stata la Commodity Futures Trading Commission (Cftc) negli Stati Uniti che sta valutando se e come introdurre regolamenti per la moneta digitale anonima e decentralizzata. Secondo il Financial Times sotto la lente d'ingrandimento sono il monitoraggio di contratti derivati in Bitcoin e le transazioni "rolling spot" chiuse in più di due giorni.
Inoltre sono all'esame interventi da parte della Canada Revenue Agency (Cra) e, secondo quanto riporta Forbes, dell'Internal Revenue Service negli Usa.

Test sul campo
La diffusione del conio virtuale in strada è ancora molto limitata anche negli Stati Uniti dove attività commerciali e organizzazioni non profit hanno iniziato ad accettare la moneta digitale. Una reporter di Forbes, Kashmir Hill, per una settimana ha provato a vivere nella città di San Francisco spendendo soltanto Bitcoin.
Ha trovato negozi dove acquistare gli alimenti, ma per avere una bicicletta è dovuta ricorrere a un prestito da parte dei suoi colleghi. Non ha potuto pagare l'affitto del suo appartamento.

I fondatori della moneta digitale
Il dibattito sul web è intenso. Dalle ultime inchieste giornalistiche emergono i percorsi professionali di coloro che hanno contribuito a costruire il network.
Gavin Andresen, sviluppatore software laureato a Princeton e chief scientist della Bitcoin Foundation, ha rilasciato un'intervista al Wall Street Journal. Ricorda di essere stato uno dei pochi ad avere avuto un contatto attraverso email con Satoshi Nakamoto prima che facesse perdere le sue tracce: è l'autore di un documento che ha descritto per la prima volta il meccanismo al cuore della rete di transazioni elettroniche in Bitcoin.
Ma secondo le indagini finora condotte Satoshi Nakamoto potrebbe essere l'identità fittizia di un programmatore informatico o di un team di esperti. Andresen con un piccolo gruppo è impegnato nei miglioramenti al network per gli scambi del conio virtuale.

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