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Questo articolo è stato pubblicato il 14 maggio 2013 alle ore 16:07.

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Dall'inizio dell'anno registrano un incremento i malware per Android: sono software malevoli che infettano smartphone e tablet in modo spesso invisibile per gli utenti. La società di sicurezza informatica F-Secure ha scoperto attraverso la sua piattaforma di analisi 149 minacce digitali sconosciute in precedenza e rivolte contro dispositivi mobili, come spiega nel Mobile Threat Report appena pubblicato.

L'aumento è del 49% nei primi tre mesi del 2013 rispetto all'ultimo trimestre dell'anno precedente. I criminali digitali prendono di mira Android soprattutto per la sua diffusione: nel mondo circa sette smartphone su dieci venduti hanno il sistema operativo che ha come simbolo un robottino verde.

Coloro che progettano software malevoli in tre casi su quattro hanno motivazioni economiche e possono arricchirsi attraverso le truffe ai danni degli utenti. Prevale l'uso di trojan, costruiti ad esempio per sottrarre dati: raggiungono il 61,1% dei malware scoperti nei primi tre mesi dell'anno. Sul podio salgono anche i riskware e i monitoring-tool che arrivano ciascuno al 15,4%. F-Secure ha trovato complessivamente altre 54 famiglie di software malevoli.

Per difendersi è fondamentale una maggiore attenzione nei comportamenti soprattutto durante la navigazione su internet. Gli antivirus destinati ai dispositivi mobili permettono di aumentare il livello di sicurezza: riconoscono le minacce, esaminano le applicazioni software dopo il download e monitorano l'esplorazione nel web se ad esempio si arriva su siti online predisposti dai pirati informatici per rubare dati.

Catene di furti online
F-Secure osserva inoltre l'impatto delle piattaforme di produzione dei malware: sono il motore di una filiera di truffe digitali. Stels, ad esempio, è in grado di attivare telefonate all'insaputa degli utenti e deriva dalla fabbrica software dei cybercriminali di Blackhole. Invece Perkele sottrae dati e ha radici nel network Zeus. Inoltre conquistano spazio gli attacchi mirati verso community e le "419 scams" che ingannano attraverso applicazioni software per inviare curriculum a pagamento.
Il contagio è anche sui personal computer. Secondo Consumer Reports i costi per le riparazioni dai danni causati da malware ammontano a 4 miliardi di dollari soltanto negli Stati Uniti.

Oltre la password
Aumentano le aziende del web che prevedono di introdurre un'autenticazione in due passaggi in modo da incrementare la protezione degli account. È in corso una profonda revisione delle procedure da parte del consorzio Fido Alliance per definire standard più elevati che potrebbero richiedere anche l'utilizzo di altri elementi di autenticazione come piccoli dispositivi hardware, Nfc e misure biometriche.

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