Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2013 alle ore 14:56.

My24

È noto sotto molti nomi. Alcuni lo chiamano NCoV (nuovo coronavirus), altri MERS-CoV (coronavirus della sindrome respiratoria mediorientale), mentre in Italia ultimamente si è adottato lo sbrigativo "nuova SARS". Ma è sempre lo stesso virus, che le autorità sanitarie mondiali considerano un pericolo da non sottovalutare assolutamente.

I coronavirus sono una sottofamiglia virale che attacca le vie respiratorie e il tratto gastrointestinale di mammiferi e uccelli. Il nome deriva dalla "corona" circolare che sembra avvolgerli quando osservati al microscopio. Non tutti sono pericolosi: alcuni sono responsabili di molti di quelli che definiamo raffreddori comuni. Tuttavia un particolare coronavirus fu la causa dell'epidemia di SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome, sindrome respiratoria acuta grave), una forma di polmonite atipica che esplose nel 2003 in Cina diffondendosi poi in altri 16 Paesi (non in Italia), infettando più di 8.000 persone e mietendo 772 vittime. Da un decennio non si verificano nuovi casi, ma il virus non può considerarsi debellato, e non esiste ancora un vaccino efficace.

Quello che stiamo affrontando oggi è un virus affine a quello della SARS, comparso per la prima volta in Arabia Saudita (dove è stato isolato dal virologo Mohamed Zaki), e successivamente in vari Paesi del Medio Oriente e dell'Europa, e in Canada, per complessivi 50 casi, di cui finora 30 hanno avuto esito mortale. Anche in Italia sono state ricoverate per il virus tre persone, un uomo proveniente dalla Giordania, la nipotina e un collega.

Il virus provoca polmonite acuta e disturbi renali. La trasmissibilità da persona a persona è stata accertata, ma non è ancora chiaro quali ne siano le modalità, cosa indispensabile per organizzare la prevenzione. Anche se per ora la diffusione si è limitata a focolai isolati, la preoccupazione resta molto elevata. Margaret Chan, direttrice generale dell'OMS, ha dichiarato che il nuovo coronavirus è al momento la sua preoccupazione principale, "una minaccia per il mondo intero", esortando alla collaborazione, poiché "nessun singolo Paese può affrontare il virus da solo". Il riferimento è anche alle polemiche dei giorni scorsi, in cui l'Arabia Saudita ha accusato i ricercatori di anteporre la salvaguardia dei brevetti a una ricerca efficace sul virus

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi