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Questo articolo è stato pubblicato il 04 giugno 2013 alle ore 16:14.

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Oggi un sito web può essere composto da molte centinaia di pagine, ognuna delle quali contenente link o moduli da compilare. Ogni cambiamento, anche piccolo, può avere conseguenze impreviste sulla funzionalità del tutto. Ora una startup generata dal Laboratorio Sistemi Operativi del Politecnico di Losanna ha creato uno strumento in grado di mettere alla prova un sito e stanare gli errori.

L'applicazione si chiama BugBuster e, a differenza dei tool per web designer disponibili fino a questo momento, può funzionare anche in modo completamente automatico: basta fornirle la Url del sito, e ne comprenderà da sola la logica, procedendo poi a esplorarlo pagina per pagina e a prendere schermate di ogni comportamento anomalo. Finora non esistevano sistemi in grado di mettere alla prova pagine web che richiedono interazione con l'utente, senza che fosse necessario creare protocolli su misura.
BugBuster funziona sotto forma di applicazione web. Un'interfaccia realizzata in Javascript permette di gestire il software in modo intuitivo, selezionando obiettivi, tenendo sotto controllo parametri, e così via.

Naturalmente è possibile anche dare istruzioni all'applicazione perché si limiti a verificare determinate pagine o segua un percorso particolare, oppure procedere passo per passo come avviene con i tool tradizionali. BugBuster è basata sul visualizzatore open source WebKit e quindi perfettamente compatibile con Safari o Chrome.
I due fondatori dell'azienda, Olivier Crameri e Renault John Lecoultre, assicurano che non si verificano falsi positivi: quando un bug viene segnalato, è effettivamente presente. Attualmente il software è in versione beta, e può essere messo alla prova liberamente. Presto l'uso diventerà a pagamento, nella forma di un abbonamento per ogni sito da verificare, ma sarà comunque previsto un periodo di prova di 30 giorni.

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