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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2013 alle ore 12:27.

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Call of Juarez: Guslinger, il westernche sarebbe piaciuto a Sergio LeoneCall of Juarez: Guslinger, il western  che sarebbe piaciuto a Sergio Leone - FotoCall of Juarez: Guslinger, il westernche sarebbe piaciuto a Sergio LeoneCall of Juarez: Guslinger, il westernche sarebbe piaciuto a Sergio LeoneCall of Juarez: Guslinger, il westernche sarebbe piaciuto a Sergio LeoneCall of Juarez: Guslinger, il westernche sarebbe piaciuto a Sergio Leone

Senza dover per forza scomodare un mostro sacro del cinema come Sergio Leone, va dato atto a "Call of Juarez Guslinger" di essere riuscito nell'immane impresa di mettere insieme in una unico pentolone di fagioli alla texana leggende, storie, miti e tutto l'immaginario più becero del selvaggio West. Non c'è l'ironia dello spaghetti wester alla Sergio Leone ma nei ricordi di Silas Greaves, il cacciatore di taglie protagonista del nuovo titolo di Ubisoft ci sono tutte le icone dell'epopea della Frontiera, da Billy the Kid a Pat Garret.

Pistola alla mano si entra nella testa di Greaves, si rivivono le sue avventure apprezzando la distanza tra leggenda e realtà, tra fantasia e cronaca.
Scordatevi però il western alla Dead Red Redemption, scordiamoci le lunghe cavalcate, la prateria e quell'inconfondibile sapore di polvere e sangue che solo quei geni della Rockstar hanno saputo instillare in un videogame.

Formalmente questo capitolo di Call of Juarez è uno sparatutto in prima persona, veloce e frenetico, un tiro a segno senza tirare il fiato. Cow boy che arrivano da tutte le parti, grilletti e colpi di fucile. L'impianto arcade è più che presente in un titolo che punta molto sui riflessi. Paradossalmente però il punto debole è proprio negli scontri a fuoco. L'intelligenza artificiale non è particolarmente sofisticata, i cattivi sembrano a volte messi lì solo per farsi ammazzare. Anche sotto il profilo della qualità dell'immagine il lavoro del motore grafico Chrome Engine non regala momenti indimenticabili.
Si fanno invece apprezzare le sfumatore artistiche e narrative che gli sviluppatori polacchi di Techland hanno saputo imprimere a un gioco che altrimenti sarebbe tranquillamente passato nel dimenticatoio.

La scelta della voce narrante, gli approfondimenti sui personaggi storici, il fumetto come linguaggio soono intuizioni che regalano spunti di interesse. Azzeccata anche la colonna sonora ma sopratutto il prezzo: 14,99 euro su Psn Network (Ps3) e Xbox Live (Xbox 360) e Pc in versione retail.

Puntare su console sulla digital delivery con un prodotto di qualità come questo rappresenta forse un esempio sensato di come sarà strutturato il mercato prossimo venture della diffusione dei videogame.

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