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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2013 alle ore 18:05.

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L'interferenza tra le frequenze della luce, genera periodicamente finestre in cui l'intensità è nullaL'interferenza tra le frequenze della luce, genera periodicamente finestre in cui l'intensità è nulla

Un gruppo di ricerca della Cornell University di New York, guidato dal fisico Alexander Gaeta, ha descritto in un articolo su Nature la creazione di un "mantello di invisibilità temporale", che permette di nascondere degli istanti di tempo in modo tale che i dati che vengono trasmessi in quel momento scompaiano senza che sia possibile rilevarne l'esistenza.

Concettualmente il metodo non è dissimile da quelli usati per ottenere l'invisibilità vera e propria. In quel caso si utilizzano materiali che cambiano il percorso della luce, che gira intorno ad essi invece che venire riflessa, col risultato che gli oggetti sembrano scomparire. In questo caso però, invece che rendere invisibile una porzione di spazio, lo si fa con una porzione di tempo.

In pratica, la luce laser che trasporta dati all'interno di una fibra ottica viene fatta passare attraverso un modulatore di fase, cioè una guida d'onda sottoposta a una tensione elettrica oscillante. Col variare della tensione varia anche la velocità con cui la luce attraversa la guida. Il risultato è che la luce si separa in diverse frequenze che interferiscono tra loro, causando a intervalli regolari delle "finestre" in cui la luce si annulla. Un effetto già ottenuto in passato per durate brevissime, ma l'equipe della Cornell ha utilizzato più fasi di distorsione successive per espandere queste finestre fino a 36 picosecondi. Nuovi dati sono stati trasmessi in aggiunta al flusso principale durante tali finestre temporali, dopodiché la luce è stata ricomposta applicando il procedimento inverso. Il risultato è che i dati aggiuntivi trasmessi durante le finestre vengono completamente nascosti, e non è possibile in alcun modo non solo leggerli, ma anche dedurre la loro esistenza.

Per il momento l'invisibilità funziona anche troppo bene, nel senso che i dati scompaiono definitivamente e non è più possibile farli riapparire. Tuttavia si ritiene che in futuro questo esperimento possa essere la base per applicazioni pratiche, per nascondere i dati di comunicazioni segrete, ma anche per scopi più banali come impedire il crosstalk tra più canali all'interno della stessa fibra ottica.

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