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Questo articolo è stato pubblicato il 07 giugno 2013 alle ore 18:17.

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Primo trapianto negli Usa di un vaso sanguigno bioingegnerizzatoPrimo trapianto negli Usa di un vaso sanguigno bioingegnerizzatoPrimo trapianto negli Usa di un vaso sanguigno bioingegnerizzatoPrimo trapianto negli Usa di un vaso sanguigno bioingegnerizzatoPrimo trapianto negli Usa di un vaso sanguigno bioingegnerizzatoPrimo trapianto negli Usa di un vaso sanguigno bioingegnerizzato


I medici del Duke University Hospital hanno trapiantato un vaso sanguigno bioingegnerizzato nel braccio di un paziente emodializzato, per facilitare l'afflusso del sangue durante la dialisi..
Sviluppato dalla Duke University e da un'azienda spin-off denominata Humacyte, il vaso sanguigno artificiale è stato impiantato per la prima volta su pazienti umani nello scorso dicembre in Polonia. Ora la Food and Drug Administration ha autorizzato 20 operazioni sperimentali negli Usa per certificarne la sicurezza.
Per produrre il vaso sanguigno si comincia col crearne la struttura utilizzando una sostanza biodegradabile. Su di essa vengono poi impiantate cellule muscolari umane, e il tutto viene immerso in un bagno di aminoacidi, sostanze nutritive e vitamine. Il liquido viene pompato attraverso la struttura con una forza e un ritmo pari a quelli della circolazione sanguigna. Nel giro di due mesi la sostanza biodegradabile viene assorbita dalle cellule, e si ottiene un vaso sanguigno artificiale le cui proprietà sono in tutto simili a quelle dei vasi umani.
In origine questa tecnica prevedeva l'uso di cellule prelevate dal paziente, per evitare il rigetto. Questo però richiedeva una lunga attesa e impediva una produzione di massa. Si è così passati a usare cellule generiche, che vengono poi immerse in una speciale soluzione che asporta tutte le sostanze contenute, lasciando solo una struttura in collagene che ha le stesse proprietà meccaniche di un vaso sanguigno, ma non è viva, non causa rigetto e può essere conservata a lungo fino al momento di utilizzarla.
Nei test eseguiti sugli animali i vasi sanguigni bioingegnerizzati si sono dimostrati molto superiori alle vene artificiali in Teflon o Dacron, materiali molto più rigidi rispetto ai tessuti naturali. Sono anzi diventati pressoché indistinguibili dai vasi autentici, il che lascia molto ben sperare sulla riuscita delle prove cliniche.

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