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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2013 alle ore 15:12.

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Dalla Cina arriva il contraccettivo maschile, a base di nanoparticelle d'oro


Non è finora stato trovato un metodo contraccettivo maschile economico, sicuro, reversibile, facile da usare e che non richieda interventi chirurgici. Una nuova proposta in materia arriva dalla Cina, paese particolarmente sensibile al problema demografico.
Il nuovo metodo viene descritto in un articolo pubblicato sulla rivista Nano Letters da Fei Sung, Jung Wang e altri colleghi dell'Università Cinese della Scienza e della Tecnologia, e sfrutta il fatto che gli spermatozoi non sopportano temperature elevate.

L'idea è quella di iniettare nei testicoli delle nanoparticelle d'oro, che possono essere scaldate mediante radiazione infrarossa in modo da applicare il calore localmente. Ottenendo la giusta temperatura si uccidono gli spermatozoi, lasciando intatto il testicolo. Temperature più elevate, invece, provocano una sterilizzazione permanente danneggiando le cellule germinali.
Il metodo è stato provato su sei gruppi di topi. A due gruppi sono state iniettate nanobarre d'oro da 105 µm, ad altri due da 145 µm, e agli ultimi due solo una soluzione salina. I testicoli degli animali sono stati poi esposti a luce laser quasi-infrarossa, a due diverse intensità. Normalmente gli organi hanno una temperatura di 29 °C; a seconda del tipo di nanobarre e dell'intensità della radiazione, li si è portati arrivati a temperature comprese tra 37 e 45 °C.

I topi sono poi stati lasciati liberi di accoppiarsi e procreare. Si è constatato che gli esemplari sottoposti a una temperatura di 37-40 °C, avevano una fertilità ridotta al 10%, che è poi risalita al 50% nel giro di 60 giorni. Gli esemplari portati a 45 °C, invece, sono risultati completamente sterilizzati.
Gli autori della ricerca affermano che il metodo è già perfettamente applicabile agli animali domestici. Per poterlo usare sugli esseri umani occorreranno ulteriori verifiche (per esempio si dovrà accertare che le nanoparticelle non migrino verso altri organi dove potrebbero causare danni). Risolti questi problemi, la tecnica potrebbe rivelarsi vantaggiosa, dato che non richiede interventi chirurgici, ha un effetto solo temporaneo e non altera l'equilibrio ormonale dell'organismo.

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