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Questo articolo è stato pubblicato il 16 giugno 2013 alle ore 15:37.

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Accendi la tavoletta e fai una telefonata

Tablet o smartphone? Una scelta non facile di questi tempi in cui il budget di spesa è limitato e bisogna accontentarsi del classico dispositivo "tuttofare". Ma la soluzione all'enigma esiste ed è anche elegante: stiamo parlando delle tavolette elettroniche dotate di reparto telefonico, capaci di eseguire chiamate vocali. Attenzione però, non tutti i tablet in commercio con 3G dispongono di questa funzione.

Per esempio, l'iPad, sia esso mini o di tipo tradizionale, c'è anche con connettività Lte, Umts/Hspa, dedicata esclusivamente al traffico dati e non telefonico.
Non è l'unico caso: tipicamente il modulo cellulare è al servizio della navigazione web, più che delle classiche funzioni da cellulare. Poi c'è tutta una gamma di modelli "ibridi". Ecco i phablet: smartphone con schermi giganti, di solito superiori a 5 pollici, che non fanno rimpiangere i tablet più compatti. E poi ci sono incroci tra le specie, come nel caso dei Samsung Galaxy Note 8.0 e Asus Fonepad. Si noti che entrambi sono animati da Android. Il sistema operativo di Google è la scelta preferenziale dei produttori di tablet-fonini. Il cui identikit è presto fatto: display generoso (6,7,8 e addirittura 10 pollici), dimensioni e hardware da tavoletta elettronica, reparto da cellulare. Nel vero senso della parola, perché nella parte superiore della scocca ospitano la capsula auricolare per appoggiare il maxi-fonino all'orecchio e chiamare. Se poi diventa troppo ingombrante da tenere in mano durante la conversazione, c'è la possibilità di usare l'auricolare a filo o Bluetooth.

Abbiamo scelto tre prodotti che rappresentano lo stato dell'arte: a quelli di Samsung e Asus, aggiungiamo l'Ascend Mate di Hauwei, più inerente all'insieme dei phablet. Iniziamo dal Galaxy Note 8.0 (529 euro nella versione 3G), nuovo arrivato nella famiglia di dispositivi firmati da Samsung equipaggiati con la S-Pen. Lo stilo consente di scrivere e disegnare a mano libera con tecnologia grafometrica, quindi capace di rilevare una serie di parametri come pressione e velocità di scrittura al fine di rendere l'esperienza quanto più simile alla penna sulla carta. Il pennino è anche un mezzo preferenziale per attivare alcune funzioni particolari in ambito multimediale e nella produttività; per esempio, durante una chiamata si può estrarre la S-Pen e compare il blocco degli appunti sul touchscreen da 8" su cui prendere nota mentre si parla.
Dal canto suo, l'Asus Fonepad costa 229 euro e ha un corredo di tutto punto. Il display da 7" di buona qualità ricopre il processore Intel Atom Z2420, vera chicca di questo modello perché rappresenta una novità nell'offerta attuale di smartphone e tablet con Android, tutti pressoché basati su Cpu di tipo Arm. L'Atom a 1,2 GHz non fa rimpiangere l'hardware "classico" e anzi regala alcune soddisfazioni sul fronte multimediale; certo non è un tablet per patiti di giochi o per chi vuole spremere al massimo il reparto videoludico, tuttavia è perfetto con le applicazioni social, di comunicazione e di produttività personale e per l'ufficio. Inoltre, il Fonepad è ben costruito, ha un Android personalizzato in modo sapiente e assicura un'autonomia di tutto riguardo.

Infine, l'Ascend Mate di Huawei si contraddistingue per le linee sobrie ma eleganti. Prezzo aggressivo: 429 euro per dotarsi di un phablet costruito in modo impeccabile e caratterizzato da un display da 6,1" bello da vedere. Il Mate rientra nella sfera dell'uso tipico degli smartphone più che dei tablet, ma la configurazione hardware sommata a un'autonomia interessante (quasi due giorni di durata della batteria senza ricaricare) lo rendono un modello da considerare per chi predilige gli schermi ampi.

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