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Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2013 alle ore 16:27.
Si chiama Eugenio Venditti, è pugliese ma più cha altro è il business angel dell'anno. Anzi, è il primo business angel italiano a essere premiato perché quest'anno parte la prima edizione del Business Angel of the Year. Lo ha eletto oggi una giuria formata dall'associazione Iban (Italian Business Angel Network). «I criteri con cui abbiamo valutato chi premiare sono diversi - ha spiegato Tomaso Marzotto Caotorta, segretario generale Iban - il fatto che fossero creati nuovi posti di lavoro; l'ampliamento della dimensione di mercato della start up; la capacità di completamento del team; il grado di internazionalizzazione a cui si punta e la capacità di coinvolgimento e di attrazione di altro capitale nei progetti in cui, come Business Angels, si crede e si è investito». Nello specifico Venditti ha investito 50mila euro Ntq Data Limited, società di diritto inglese ma operativa in Italia (a Milano) con cinque dipendenti. Dopo l'operazione è entrato in Ntq in qualità di direttore marketing con in mano il 25% delle quote. Non sono numeri stratosferici, parliamo di startup e di angel investor che in italiano possiamo tradurre con "investitori informali". Parliamo quindi di ex titolari di impresa, liberi professioniti, manager in pensione che hanno piccole (grandi) cifre da investire e magari vogliono rimettersi in gioco in un business, spesso innovativo, rischioso ma ad alto rendimento.
I numero dell'angel investing
Il mercato dell'angel investing è parte integrante di un più ampio comparto denominato "Early Stage" che oggi in Italia vale 169 milioni di euro suddiviso in 502 operazioni. Gli importi del 2012 di investimento in start up dei Business Angels si attestano a 33,8 milioni di euro a fronte di 94 start up su cui si è investito. Penauts (noccioline) come direbbero gli americani. Tuttavia, per un mercato fermo come quello italiano, i soldi dei business angel sono importanti. Anzi, secondo Paolo Anselmo, presidente Iban servono «più business angels per il presente ed il futuro dell'Italia e dell'Europa». Ma più altro servono nuovi strumenti per finanziare le aziende. Nel fine settimana sarà pubblicato il regolamento della Consob sui portali di crowdfunding. Dopo le critiche che hanno accompagnato la stesura della prima bozza, gli addetti ai lavori si attendono modifiche significative al testo che dovrebbe regolare una nuova (e importantissima) fonte di investimento per le startup.
Gli altri premi.
Per la categoria Premio Club Investing of the Year il premio è stato assegnato a Mario Costa del Club Custodi di successo di Schio (Vicenza - www.custodidisuccesso.it). Si tratta di un Club di giovani imprenditori, per un totale di 33 soci, costituito all'inizio del 2012. Hanno chiuso nel loro primo anno di vita quattro operazioni molto diversificate (Opera Style; ST Srl, WeCanDem; Accom Srl), di cui una già portata all'exit (Opera Style). In totale le persone occupate sono già diciotto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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