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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2013 alle ore 08:27.

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«La creatività nel nostro paese è un patrimonio fondamentale e caratterizzante». Ne è convinto Mario Ricciardi del Politecnico di Torino, che lo ha ripetuto al Forum «Giovani e Creatività Digitale» di Vigevano. Dal canto suo Roberto Saracco, che è direttore del nodo italiano di Eit Ict Labs (European Institute for Innovation and Technology), punta invece l'attenzione su un male storico dell'Italia, «l'incapacità di mettere a frutto le sue invenzioni e le sue genialità». Se si chiede dove sia nata l'Hdtv e il formato Mp3, la risposta è Torino, ma di queste invenzioni la ricaduta in Italia è inesistente. Non mettiamo in campo le nostre progettualità, ci arrendiamo di fronte a burocrazia e privacy. Il web mette a disposizione i tool per impostare un nuovo modello imprenditoriale; ora si può contare su una serie di interventi sia delle Pa che dell'Europa. Ma come si fa a innescare questo modello virtuoso? Tatiana Mazali del Politecnico di Torino spiega come il Decreto Sviluppo 2.0 sia stato in grado di fare esplodere il fenomeno: «Il risultato dell'intervento legislativo è palese e attestato da Infocamere: a marzo 2013 c'erano già 300 startup. Dopo pochi mesi il numero ora si attesta a 668».
Si parla di un'imprenditoria nuova che cura il ciclo e che soprattutto deve essere «innovativa e ad alto contenuto tecnologico». Cosa che ha indirizzato queste piccole imprese soprattutto all'Ict. «Mentre – continua Mazali – un ambito che potrebbe avere una sviluppo interessante è quello della social innovation». Tra le occasioni che hanno questi giovani imprenditori c'è il jobmatching, «che ora si avvale anche delle piattaforme per il crowdfunding e il crowdsourcing: si pensi a Userfarm (per i videomaker) o Zoopa (design e pubblicità)». Ma chi sono questi giovani creativi? Alcuni laureandi del Politecnico di Torino per esempio hanno messo in piedi Findout, un contest online per giovani creativi. C'è Map2app, piattaforma web per creare una mobile travel app, una guida del territorio in formato app. Mentre Timbuktu è il primo magazine per iPad espressamente pensato per i più piccoli. Le idee possono essere diverse, come ha dimostrato il progetto europeo Xccalps, realizzato in Italia da Regione Lombardia, in collaborazione con Sistema Camerale lombardo e con il Politecnico di Milano. In quel contesto 28 gruppi di lavoro si sono sottoposti al giudizio di una commissione che ha valutato i sei progetti più innovativi: Th4cs, una joint venture per la costruzione di una residenza artistica che lasci tracce sul territorio e la cui esperienza viene raccontata in un ebook; Blackstage che si occupa di creatività e moda; Makershub, un hub in cui si mescolano l'idea di laboratorio artigianale e di abilità tecnologiche in uno spazio di co-working; Gustavo, un modulo da costruire in varie dimensioni per vendere e far assaggiare prodotti all'interno degli spazi dei mercati coperti, in formato low cost; Craftventure, sul turismo culturale italiano legato all'artigianato e L'orto in cascina, un network di orti partecipati nelle cascine milanesi.
Con il supporto, anche solo legislativo, delle pubbliche amministrazioni questa energia creativa può essere liberata e creare impresa. Annibale D'Elia funzionario della Regione Puglia per Politiche per Sviluppo, Lavoro e Innovazione ne è convinto: ci sono i giovani creativi in Italia, ci sono le idee e c'è una tradizione di creatività, ora bisogna solo fare in modo che possano esprimersi proprio come è stato per Black Share Aircraft, nata come piccola impresa aiutata dalle politiche giovanili ora è una Spa con sede a Monopoli (con un amministratore delegato di 27 anni) e ha vinto il premio per aver progettato il miglior aereo del mondo.
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