Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 01 luglio 2013 alle ore 13:55.

Chiude Google Reader: era adoperato da una nicchia di utenti piuttosto combattiva. Le voci di una fine circolavano dal 2011, ma le proteste dei blogger avevano convinto a frenare. Poi la decisione è stata definitiva e ha avviato una lenta migrazione verso altri news reader e social network.
Aveva aperto una finestra sul web grazie agli aggiornamenti quasi in diretta da siti internet e blog. In questo modo evitava di doverli consultare singolarmente. I feed Rss al cuore di Google Reader sono ormai parte integrante del web.
È stato invece Google+ a trovare la strada nei social media del colosso di Mountain View. I progetti precedenti non sono decollati, ma hanno tracciato un percorso. Orkut aveva debuttato nel 2004: è un social network lanciato da Google che ha conquistato terreno quando dominavano altre reti sociali online come Friendster e MySpace. Ha conservato un'ampia platea di utenti soprattutto in Brasile. Buzz, invece, aveva sollevato perplessità da subito.
Altre piattaforme chiuse o non più sul palcoscenico sono state una fonte d'ispirazione per aziende e startup.
La partecipazione dei blogger
Facebook ha acquistato FriendFeed durante l'estate del 2009: è un social network costruito per integrare gli aggiornamenti dai social media in un unico flusso come un tradizionale reader di feed Rss. Aveva molti utenti tra i blogger anche in Italia. Ma non ha mai ampliato i confini oltre una nicchia ristretta.
Tra i fondatori aveva Bret Taylor, un pilastro nello sviluppo di Google Maps che dopo l'acquisizione è diventato chief technology officer di Facebook e poi ha lanciato una startup. Per FriendFeed il declino è stato progressivo.
Aspettative deluse
Quella di Quora è una vicenda controversa. Al debutto aveva richiamato l'attenzione dei media: semplificando, ha reso accessibile un luogo dove gli utenti possono porre domande ad altri. Ha coinvolto molti nomi celebri dell'hi-tech nelle risposte ai quesiti.
Ma Quora era stata sovraccaricata con aspettative superiori rispetto alle potenzialità di una startup ai primi passi. Dopo lo spegnimento dei riflettori dei media ha registrato una diminuzione nelle visite online.
Conserva un'ampia platea di utenti soprattutto sui temi di hi-tech. Resta una miniera di informazioni e un laboratorio di sperimentazioni che ha influenzato altre startup.
Il Next e il web
Nei primi anni Novanta il sistemo operativo del Next adoperato da Tim Berners-Lee, fisico del Cern, è stato uno strumento decisivo per plasmare l'ossatura del World wide web. Le vendite della workstation furono limitate anche a causa del costo elevato, ma il sistema operativo Nextstep è stato alle radici dell'Os X installato sui Mac prodotti da Apple.
Alla fine degli anni Ottanta, invece, la piattaforma Netwon del gruppo di Cupertino anticipava i tablet, ma non è mai decollata: eppure secondo le previsioni di Idc nell'anno in corso le tavolette digitali consegnate saranno 229,3 milioni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Ultimi di sezione
-
APP AND ENTERTAINMENT
Ecco le migliori app per organizzare le vacanze last-minute
di Anna Volpicelli
-
nova24
Startup, la mappa delle regioni che hanno ricevuto più finanziamenti dal Fondo Pmi
di Luca Tremolada
-
TREND
Effetto Grecia anche su Google: vacanze e crisi sono il tormento degli italiani
-
Gadget
I Google Glass cambiano faccia: arriva la Enterprise Edition?
-
DIGITAL IMAGING
Fotografia: ecco le migliori app per i professionisti dell'immagine - Foto
di Alessio Lana
-
la app della discordia
UberPop sospeso anche in Francia. E ora in Europa è fronte comune