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Questo articolo è stato pubblicato il 07 luglio 2013 alle ore 14:06.

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Il nuovo MacBook Air vince la sfida della batteria

Un'intera giornata con il computer acceso senza caricabatteria. È la promessa di Apple per il nuovo MacBook Air (MBA) 13 pollici in commercio dallo scorso 10 giugno. Promessa mantenuta? Abbiamo provato la versione con processore Intel Core i5 da 1.3 GHz (rispetto agli 1.8 GHz della generazione dello scorso anno) che gli ingegneri di Santa Clara hanno battezzato "Haswell". È la pietra angolare attorno alla quale Apple ha rinnovato il "motore" del MBA, lasciando la carrozzeria identica alla versione precedente, compreso lo schermo con la "vecchia" risoluzione da 1440×900 pixel, che è l'unico difetto che si riesce a trovare assieme alla mancanza di una uscita HDMI.
In due settimane di utilizzo quotidiano del MBA abbiamo scoperto tre cose. La prima è che il computer va meglio della generazione del 2012: sia nei benchmark fatti con software che con la prova empirica di utilizzo, la resa è un 10-20% migliore del MacBook Air analogo del 2012.

La seconda scoperta è che Apple ha migliorato anche il resto: GPU molto più performante (Intel HD Graphics 5000) e 4 GB di RAM a basso consumo rendono il MBA capace di giocare e gestire foto e video semi-professionali, e il drive di memoria allo stato solido 128 GB SSD nella versione base (un quantitativo accettabile a 1.129 euro) è più veloce del 45% rispetto ai modelli precedenti. Il risultato è un sistema è molto più brillante anche con un processore più lento.
La terza scoperta è che, come diceva Ludwig Mies van der Rohe, «less is more», con meno si fa di più. Haswell è un processore che "gira" più lento ma ottimizza meglio il lavoro e permette di ridurre i consumi.
Lo fa bene con OS X 10.8 Mountain Lion, l'attuale sistema operativo, e nelle nostre prove lo fa benissimo anche con la versione preliminare di OS X: la 10.9 Mavericks in uscita questo autunno.

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