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Questo articolo è stato pubblicato il 06 luglio 2013 alle ore 13:58.

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Nintendo per rilanciare Wii U punta anche sugli indie games

Trenta titoli entro fine anno, fra ip originali (poche) e purosangue della scuderia schierati uno accanto all'altro (tanti, tutti). Ma in primis un cambio di atteggiamento radicale nei confronti dell'indie gaming: è questa la risposta di Nintendo a chi, come l'analista Michael Pachter, ancora pochi giorni fa accordava scarsa fiducia all'ultima nata in quel di Kyoto, la console hd Wii U, e spiegava come l'assenza fra i partner di publisher come Electronic Arts indicasse una deriva pericolosa: perché, a soli 50 euro in meno rispetto a PS4, si dovrebbe comprare una macchina senza Fifa, Call of Duty o GTA?

Non solo per Mario o Zelda replica il colosso nipponico. E non perché quelli manchino: Mario Kart 8 (primavera 2014), fra piste antigravitazionali e qualità hd, monopolizzerebbe i fan dell'idraulico se solo non fosse imminente Super Mario 3D World (dicembre), platform dal gameplay perfetto e con la possibilità di tramutarsi in felini e arrampicarsi; The Legend of Zelda: The Wind Waker HD (ottobre) è terapia in 1080p per i nostalgici della saga; il côté visivo di Bayonetta 2 diso-rienta solo finché non si prova un hack 'n slash fra i più fluidi di sempre; Pikmin 3, con 2 classi inedite di alieni da esplorazione e 3 "avatar simultanei", non fa rim-piangere l'originale, che James Paul Gee definì un pro-digio dell'apprendimento digitale e una rivoluzione de-gli strategici in tempo reale.
È però su altri fronti che Nintendo stupisce: in controtendenza rispetto alla propria abituale cautela nei confronti delle produzioni autonome, la grande N forni-rà licenze Unity gratuite e possibilità di self-publishing a chi sviluppi per Wii U. «Stiamo ancora chiarendone i dettagli – spiega Stefano Calcagni, brand manager Wii U -, ma questa è una forte apertura nei confronti di chi sa realizzare piccoli gioielli. Un arricchimento per line up e mercato». E un'anticipazione degli equilibri futuribili in un settore in piena transizione. Anche Pachter ne converrebbe.

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