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Questo articolo è stato pubblicato il 12 agosto 2013 alle ore 14:38.
Non appena ingerite una pillola, dal vostro stomaco parte un messaggio, diretto a voi o al vostro medico, per informare che il medicinale è arrivato a destinazione ed è proprio quello giusto. Non è fantascienza, ma una tecnologia già utilizzata in via sperimentale e che dovrebbe essere commercializzata l'anno prossimo.
Può sembrare assurdo, ma quello dell'assunzione errata di medicinali è un problema di vastissime proporzioni. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, le somministrazioni errate arrivano al 50% dei casi. Agli errori dei pazienti, specie quelli anziani, nel rispettare le dosi e i tempi, si aggiungono gli errori di medici e farmacisti nelle prescrizioni. Inoltre può capitare che i pazienti dimentichino di informare il medico di medicinali che stanno già assumendo, e che possono avere effetti indesiderati se combinati con altri. È evidente che un sistema che permettesse di verificare con tempestività e precisione ciò che il paziente ha assunto migliorerebbe molto la qualità delle cure.
È questo lo scopo di un sistema concepito dall'azienda californiana Proteus Digital Health, che ha sviluppato un sensore ingeribile e grande come un granello di sabbia. Costruito interamente con materiali assorbibili senza danni dal corpo umano (rame, magnesio, cloruro di sodio), non richiede batterie, in quanto alimentato dalla reazione con gli acidi gastrici. Il sensore viene incluso in ogni pillola; una volta ingerito, si attiva e trasmette un debole segnale radio di identificazione, che permette di riconoscere con precisione di che medicinale si tratta.
Perché il sistema funzioni, il paziente deve indossare uno speciale cerotto contenente un chip. Questo è in grado di captare il segnale trasmesso dal sensore ingeribile; e inoltre di raccogliere altri dati relativi alle funzioni vitali del paziente, che permettono di comprendere se il medicinale sta facendo effetto. Il cerotto, che è usa e getta e va cambiato ogni settimana, trasmette via Bluetooth le informazioni a uno smartphone che le salva nella cloud. In questo modo il medico può avere a disposizione la cronologia di tutti i medicinali assunti e del loro effetto.
Al momento la tecnologia è in prova presso una catena di farmacie britanniche, che confezionano set di pillole che includono il sensore. Sono già state ottenute le autorizzazioni per commercializzare i sensori in Europa e negli USA.
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