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Questo articolo è stato pubblicato il 26 agosto 2013 alle ore 13:13.

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Va a ruba (in preordine) Jolla, lo smartphone degli ex-Nokia. Gli ultimi rumors sui nuovi iPhone

I numeri sono ignoti e gelosamente tenuti riservati ma il fatto che il primo lotto di smartphone Jolla sia stato interamente prenotato è sicuramente un buon viatico per l'avventura mobile della start up nata due anni fa per mano di alcuni ingegneri usciti da Nokia. In una nota ufficiale di qualche giorno fa, la società finlandese ha confermato infatti la chiusura delle prenotazioni relative alla prima tranche di fornitura del suo primo cellulare, specificando come i pre-ordini siano pervenuti da 136 diversi Paesi toccando il picco a metà luglio.

Costa 399 euro
La seconda tornata di prenotazioni del prodotto, presentato a maggio con un prezzo di listino di 399 euro e basato su sistema operativo open source Sailfish OS (una sorta di riesumazione personalizzata della piattaforma MeeGO utilizzata da Nokia per gli smartphone N9 e N950), verrà avviata invece in autunno.
Jolla, altra notizia ufficiale, darà il via alle consegne del terminale a partire dalla fine di quest'anno, puntando inizialmente sul mercato europeo. Dna, operatore telefonico finlandese, sarà il primo carrier al mondo a commercializzare il dispositivo. Quanto alle quantità del primo lotto andato "sold out", l'ipotesi ventilata dal blog tecnologico TechCrunch parla di circa 50mila unità. Che per una start up - circa 150 gli sviluppatori in organico – possono esssere anche considerati tanti.

Le caratteristiche di Jolla
Fra le prerogative dello smartphone, oltre al vezzo della cover intercambiabile e la possibilità di poter scegliere colore, design, font, profili e diverse funzionalità in fase di ordine, c'è sicuramente quella di poter garantire pieno supporto per le app Android. A livello di specifiche tecniche, invece, del terminale non si sa ancora moltissimo. Lo schermo sarà da 4,5 pollici, il processore è dual core, la camera digitale da 8.0 megapixel, la memoria interna da 16 Gbyte (espandibile via microSD) e di serie è assicurata la connettività 4G.

Apple e l'attesa per i nuovi melafonini
Incassati suo malgrado i non esaltanti dati di vendita degli smartphone per l'area Asia Pacific Giappone escluso, mercato in fortissima ascesa in cui (dati Idc) non è presente nella top five (guidata da Samsung) relativa al secondo trimestre, la casa di Cupertino è attesa al varco per il varo dei nuovi iPhone.
Le voci riguardanti i modelli 5S, il nuovo top di gamma della Mela, e 5C, il fantomatico modello "low cost", stanno in tal senso aumentando esponenzialmente. Sul conto del primo, come ha scritto nei giorni scorsi in un tweet un reporter di Fox News, si apprende ora che monterà un processore A7 più veloce del 31% rispetto alla famiglia A6 utilizzata dall'iPhone 5 e dall'iPad 4. Identica tesi è stata ribadita dal sito 9to5Mac, secondo cui il chip in questione sfrutta la tecnologia a 64 bit e di conseguenza una maggiore dotazione di memoria di sistema per meglio gestire determinate applicazioni, per esempio le nuove animazioni grafiche di iOs 7.

Il melafonino low cost a 400 dollari senza sussidi?
Quanto all'iPhone a basso costo, anch'esso in odore di debutto il 10 settembre, le ultime indiscrezioni rimbalzate dall'Asia e riportate da Apple Insider entrano nel merito dei suoi possibili prezzi. L'iPhone 5C, con schermo retina da 4 pollici e processore A6 (ma cover in plastica e non in metallo come la versione "originale"), potrebbe essere proposto sui listini fra i 400 e i 500 dollari senza sussidi. Prevedibile, come diretta conseguenza di tale posizionamento, una sensibile sforbiciata per il costo dell'iPhone 4S, che dovrebbe scendere fra i 300 e i 400 dollari. E diventare un'ulteriore alternativa firmata Apple nel mercato dei telefonini intelligenti di fascia media.

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