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Questo articolo è stato pubblicato il 18 settembre 2013 alle ore 07:50.

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Oggi il lancio della capsula spaziale italiana «Cygnus» - Per Alenia un contratto da 260 mln- Foto - Video

WALLOPS ISLAND (CENTRO NASA) - Dopo cinquanta anni si torna a parlare italiano nel centro NASA di Wallops Island in Virginia, a tre ore di macchina da Washington. Proprio da qui il 15 dicembre del '64 fu lanciato il orbita il primo satellite italiano San Marco, terzo Paese l'Italia ad avventurarsi nello spazio dopo Stati Uniti e Russia. E da una rampa del centro NASA di Wallops Island alle 17 ora italiana del 18 settembre, se tutti i programmi verranno rispettati, sarà lanciata in orbita la capsula italiana cargo Cygnus realizzata per Orbital Science Corporation che porterà agli astronauti della stazione spaziale internazionale tra cui l'italiano Luca Parmitano cibo e attrezzaure scientifiche.

Toccherà proprio a Parmitano manovrare il braccio robotico che porterà il 22 settembre all'aggancio della capsula con la stazione spaziale. ll modulo resterà agganciato per circa 30 giorni durante i quali verranno completate le operazioni di scarico del materiale nuovo e di carico dei materiali da eliminare nel rientro nell'atmosfera insieme al modulo. Quello che si trova sulla rampa di lancio in queste ore è il primo di nove moduli cargo che dovranno sostituire nei prossimi mesi i moduli cargo dell'Esa ATV (anche quelli costruiti a Torino).

Dal 2008, ossia da quando fu decisa la conclusione dei programmi Shuttle da Cape Canaveral che usavano per rifornire la stazione spaziale i moduli MPLM (anche quelli realizzati da Thales Alenia space) hanno lavorato a Torino al progetto Cygnus 120 tra ingegneri e tecnici che hanno messo a frutto l'esperienza maturata in quarant'anni di progetti e realizzazione di capsule pressurizzate e moduli (come quelli in cui vivono gli astronauti) avviate con il programma Space Lab negli anni '70.

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