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Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2013 alle ore 14:23.
A cosa serve? È questa la prima domanda che viene in mente al primo contatto con il Galaxy Gear. Lo smartwatch Android firmato Samsung che, lanciato all'Ifa, dopo essere diventato uno dei gadget più discussi del momento è in vendita da qualche giorno a 300 euro, pardon 299 secondo il prezzo ottico. Al momento è compatibile solo con il Note 3 (terza edizione, notevolmente migliorata del phablet con la penna magica), ma a breve dialogherà con Note 2, S4 e SIII oltre che i tablet del chaebol coreano.
Il Gear non va caricato di compiti che non ha e che non ambisce ad avere: è solo un accessorio, un device con display touch per techno fan, simpatico e divertente da usare. La sua utilità è in fondo ben maggiore dei tanti orologi super tecnologici e plurifunzionali. Il Gear è (disponibile in sei colori e abbinamenti cassa/bracciale), è un compagno (connesso via bluetooth) per lo smartphone, dal quale è possibile monitorare lo stato (chiamate perse, per esempio, evitando l'estrazione compulsiva dello smartphone dal taschino con conseguente accensione del display, pratica deleteria per l'autonomia della batteria). Si riceve la notifica sul polso e la lettura di Sms e si possono anche fare e ricevere chiamate. Va detto che parlare in viva voce con l'orologio che strilla non è il massimo. Meglio usare un auricolare. Sony Ericsson anni fa propose un orologio "bt" pesava come il timone del Titanic e ovviamente non aveva app.
Il Gear invece è leggero ed è smart grazie alle applicazioni che lo animano e che danno la misura della sua utilità rispetto a un orologio convenzionale. Tra le app troviamo quelle per controllare il player audio, la fotocamera integrata nel cinturino (da 1.9 megapixel, serve per qualche scatto rubato e video stile action cam), rintracciare il proprio smartphone nonché un contapassi (integrato con l'app salutistica S Health) i comandi vocali con un promemoria, il cronometro oltre al meteo. Inoltre, sono disponibili Evernote in versione «watch», Glympse per la condivisione della propria posizione e Pocket per la gestione dei contenuti web. Altre app sono scaricabili dal market di Samsung e dalla loro varietà dipenderà gran parte del successo del dispositivo. L'utilizzo è abbastanza semplice: serve però un periodo per impratichirsi con i comandi a dito, il livello costruttivo è buono, ma con qualche neo come le viti a vista non allineate. Al polso è confortevole. Discutibile invece il sistema di ricarica: una sorta di guscio da collegare all'Usb.
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