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Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2013 alle ore 13:15.

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Un analgesico sintetico trovato in una pianta africana

Una squadra di ricercatori ha scoperto che una pianta medicinale africana produce in abbondante quantità una molecola con proprietà analgesiche. Ancora più sorprendente è che la molecola è identica al Tramadol, un medicinale totalmente sintetico usato come antidolorifico in tutto il mondo. Secondo i ricercatori, si tratta della prima volta in cui una sostanza creata dall'industria farmaceutica viene poi scoperta in forte concentrazione in una fonte naturale.

La pianta in questione si chiama Nauclea latifolia, detta anche "albero puntaspilli", ed è un cespuglio molto diffuso nell'africa subsahariana. La medicina tradizionale, soprattutto del Camerun, le attribuisce doti contro epilessia, febbri, malaria e dolori vari.
L'équipe di ricerca, guidata dal dottor Michel De Waard dell'Istituto delle Neuroscienze di Grenoble, ha proceduto ad analizzare la corteccia della pianta per verificare se alle presunte proprietà analgesiche corrispondesse veramente la presenza di un principio attivo. Scoprendo così che si trattava di una molecola già sintetizzata negli anni Settanta: un derivato della morfina, di cui conserva le proprietà antidolorifiche ma con meno effetti collaterali.

La molecola non è stata reperita nei campioni presi dalle altre parti del fusto. Ulteriori ricerche ne hanno però trovato tracce nella parte interna delle radici, il che esclude che possa essersi trattato di una contaminazione dall'esterno.
La scoperta convalida una prescrizione della medicina popolare, e mette anche in guardia sul rischio di assuefazione che un eccesso del rimedio erboristico potrebbe causare. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Angewandte Chemie.

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