I social media quotati
Il debutto di Twitter a Wall Street, forse entro novembre, genera attesa spasmodica. Ma non e' il primo, tra grandi marchi di social media. Una carrellata dei predecessori piu' illustri mostra il potenziale per grandi exploit ma anche gli ostacoli, le bolle speculative e le cocenti delusioni.
di Marco Valsania
2. LinkedIn
Maggior successo fin dall'inizio, dal 2011, ha sfoggiato LinkeIn: il social network per professionisti ha fatto leva sulla sue comprovate doti di redditività, con entrate sia da aziende che utenti, per tenere a battesimo un titolo oggi dal valore quintuplicato. LinkedIn, con 238 milioni di utenti, è il titolo che Twitter vorrebbe forse imitare per la sua consistente performance.
Arrivato a Wall Street a 45 dollari e raddoppiato nella prima seduta, da allora non ha abbandonato la presa sugli investitori: oggi sfiora i 250 dollari. Anche se il suo multiplo prezzo/utili dell'ultimo anno è 931 e la sua capitalizzazione di mercato ormai 28 miliardi di dollari. Ha ripetutamente battuto le attese di bilancio, con incrementi negli abbonati, nelle aziende che accedono ai profili di potenziali neossunti e nella pubblicità. La sua corsa non è stata interotta da un recente collocamento secondario da un miliardo. E l'azienda si e' mostrata finora un esempio di gestione accorta di aspettative e business.
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