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Questo articolo è stato pubblicato il 13 ottobre 2013 alle ore 08:31.

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Salvatore Iaconesi e Oriana Persico
Classicamente l'ecosistema è l'insieme delle entità viventi e non viventi di un certo spazio/tempo, le loro relazioni e trasformazioni secondo dinamiche emergenti, reso osservabile attraverso lo studio dei flussi dei rapporti e dei flussi energetici che intercorrono fra i suoi partecipanti, le metodologie dell'ecologia. Un approccio relazionale, in cui spazio geografico e tempo si combinano con l'emergere dei flussi e delle relazioni fra gli attori dell'ecosistema.
Possiamo applicare una metodologia ecologica all'osservazione dell'innovazione. Nel progetto Human Ecosystems abbiamo scelto questa modalità combinandola con un approccio capace di affrontare la complessità dei nuovi spazi pubblici in cui ci esprimiamo, collaboriamo, comunichiamo, condividiamo saperi e idee: i social network.
Prendiamo tutti i contenuti pubblici generati sui social network in una certa area geografica, in 29 lingue. Usiamo l'analisi di linguaggio naturale per addestrare un sistema in grado di riconoscere quali di questi trattano le diverse tipologie di innovazione, la loro modalità, e l'area tematica. Applichiamo le metodologie del machine learning per migliorare la qualità dei risultati segnalando al sistema quali sono quelli sbagliati (dati non inclusi per errore, valutati male o tanto significativi da essere analizzati anche secondo i derivati). Dopo alcune interazioni otterremo un sistema con un margine di errore accettabile (ad esempio l'85%).
Combiniamo varie tecniche per localizzare i contenuti: sfruttando le caratteristiche di geo-referenziazione offerte dai social network; collezionando database di named places e di fraseggi di chiara connotazione geografica che aumentano il numero di contenuti georeferenziabili; usando l'analisi di linguaggio naturale per capire se i messaggi sono inviati dal luogo specifico, o se ne parlano.
Infine, la network analysis ci consente di stabilire le relazioni tra le informazioni, e quindi tra gli utenti che le hanno generate, identificandone i ruoli: influencer; bridge capaci di creare connessioni e interazioni tra diverse comunità; hub di comunità più o meno vaste; amplifier di messaggi e idee.
Questo è quello che abbiamo fatto per Human Ecosystems. A Roma, in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Culturali del I Municipio, è stato lanciato EC(m1),l'Ecosistema della Cultura per la città di Roma, mentre a Internet Festival in anteprima Innovation Ecology, dal 10 al 14, ottobre mette in scena l'Ecosistema dell'Innovazione italiana, sotto forma di un'installazione interattiva.
Ne emerge una nuova geografia spaziale, umana, temporale e relazionale in cui avere esperienza dell'ecosistema e posizionarsi al suo interno. Innanzitutto tramite la rete relazionale, su cui sono immaginabili una serie di tipologie di studio e intervento. Da indicatori che permettano di valutare lo stato di salute dell'ecosistema (tramite il numero di interazioni e interconnessioni, la loro concentrazione e distribuzione, l'intensità e la portata). Allo studio della forma dell'ecosistema e della connessione tra comunità tematiche, evidenza di molte tipologie di innovazione. Questa modalità, ad esempio, è di grande interesse per amministrazioni e i policy maker, consentendo di identificare in maniera puntuale le comunità, i soggetti, i tempi e i luoghi su cui intervenire.
Ma in Human Ecosystems questa possibilità si estende a tutti gli attori dell'ecosistema. I dati raccolti sono resi accessibili e disponibili sotto forma di visualizzazioni e di open data, restituendo alla collettività una conoscenza (e un ruolo) finora beneficio di pochi (grandi player e gestori delle piattaforme). Le visualizzazioni consentono di osservare agevolmente l'ecosistema, posizionarsi al suo interno e guardarsi intorno, intercettando le proprie comunità di riferimento e scoprendo collaborazioni insospettate.
Gli Open Data consentono di ideare studi, prodotti e servizi di ogni genere: verticalizzazioni tematiche, servizi per la preparazione e la conduzione di eventi,analisi di pianificazione strategica e di target, le logiche di servizio più diverse (una “guida turistica dell'innovazione”?).
Gli autori sono i curatori di Human Ecosystems
Interattivo. Sul sito di Nòva 24 i video che mettono in luce le relazioni nell'ecosistema: i soggetti dell'innovazione, individuati dai blocchi che ne indicano i ruoli tramite il colore, sono connessi tra loro, mostrando le relazioni che li legano nell'ecosistema.
www.ilsole24ore.com/tecnologie.shtml online il video

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