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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2013 alle ore 22:30.
L'ultima modifica è del 17 ottobre 2013 alle ore 22:58.

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È stata cancellata l'edizione del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia prevista nell'aprile 2014: i fondi non sono sufficienti a garantire la sostenibilità di uno dei principali eventi in Europa e nel mondo dedicati alla professione dei reporter. La crisi economica ha ridotto i finanziamenti derivanti dalla sponsorizzazione delle aziende.

I fondatori, Arianna Ciccone e Christopher Potter, hanno deciso di rispettarne lo spirito originario: non intendono introdurre un biglietto d'ingresso che limiterebbe l'accesso da parte di un vasto pubblico né ridurre l'ampiezza del festival. Scrivono, però, che se in futuro le condizioni saranno adatte potrebbero riconsiderare la scelta. Negli anni precedenti, ricordano i fondatori, hanno partecipato Emily Bell, Carl Bernstein, Andy Carvin, Al Gore, Mathew Ingram, Wadah Khanfar, Harper Reed, Yoani Sanchez, Paul Steiger.

Dal 2007 il festival è un laboratorio di sperimentazione per i giornalisti impegnati a comprendere le frontiere di internet. Ha esplorato la diffusione delle reti di blog che hanno ampliato gli orizzonti dell'informazione. Ha compreso e valorizzato l'emersione dei social network come Facebook, Twitter, Google+, Foursquare che hanno costruito uno spazio aperto di conversazione per il pubblico online.

Attraverso i seminari gratuiti ha esteso la cassetta degli attrezzi dei reporter e dei citizen journalist. È stato un trampolino di lancio del data journalism che ha gettato le basi dello sviluppo di una community nazionale.

L'annuncio ha richiamato in poche ore un'ondata di appelli per evitarne la chiusura: su Twitter gli hashtag #ijf e #ijf14 hanno riunito gli interventi degli utenti online e di molti giornalisti in Italia e all'estero.

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