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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2013 alle ore 17:09.

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L'azienda norvegese Elliptic Labs ha sviluppato un sistema di controllo gestuale basato sugli ultrasuoni, adatto a essere incluso anche in piccoli dispositivi mobili. Presentata nei giorni scorsi presso il CEATEC di Tokyo, la nuova tecnologia è già pronta per l'uso, e sono in corso trattative con aziende per includerla in prodotti in uscita l'anno prossimo.

Finora le tecnologie gestuali si sono basate sui raggi infrarossi. Con buoni risultati (come dimostrano prodotti come Wii o Kinect), ma con alcune limitazioni: principalmente un consumo elevato di energia, eccessivo per permettere l'inclusione in dispositivi mobili; e un raggio limitato, con la necessità di posizionarsi direttamente di fronte all'apparecchio perché i gesti vengano riconosciuti.

Il nuovo, piccolo chip di Elliptic Labs, invece, non solo ha dimensioni e consumo adatti all'inclusione in uno smartphone, ma vanta tra le proprie doti anche la capacità di percepire i gesti su un ampio fronte: 180 gradi, purché il dispositivo sia dotato di microfoni in numero sufficiente. Il sistema sfrutta microfoni con tecnologia MEMS, che possono essere usati anche per altri scopi, per esempio per migliorare il riconoscimento vocale. La capacità di separare il primo eco ricevuto da quelli successivi consente un'alta precisione nel riconoscimento dei gesti nelle tre dimensioni, sufficiente a distinguere il movimento delle dita da quello del polso, e a ignorare i gesti dovuti a movimenti casuali.

Le possibilità di utilizzo della nuova tecnologia sono molteplici. Si può immaginare, per esempio, di usare i gesti per regolare a distanza il volume della musica diffusa dallo smartphone, oppure per girare le pagine di una ricetta mentre si hanno le mani impiastricciate di pastafrolla. E ovviamente per videogiochi di nuova concezione. Ma il bello è che i comandi gestuali possono essere facilmente "iniettati" nel sistema operativo Android, rendendoli disponibili anche per pilotare tutte le applicazioni preesistenti senza necessità di programmazione. La possibilità di far scorrere con un gesto una pagina web, dunque, potrebbe essere vicinissima.

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