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Questo articolo è stato pubblicato il 30 ottobre 2013 alle ore 13:34.

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Si vanta di essere l'unica startup italiana ad avere ricevuto da Banca d'Italia la licenza di operatore finanziario per la gestione di una piattaforma per la raccolta e il prestito di denaro a privati ed aziende.

Prestiamoci è un marchio commerciale di proprietà di Agata Spa (società certificata nel 2009 da Banca d'Italia) e ora fa il salto di qualità cui tante "new company" ambiscono grazie a un finanziamento di 550mila euro a firma di Digital Magics e di diversi business angel che fanno parte del suo network e di altri investitori europei e americani.
Sottoscrivendo l'aumento di capitale, l'incubatore milanese entra con una quota di maggioranza relativa (del 25,61%, per un controvalore di 190mila euro) nella compagine societaria e promette un passo in avanti ulteriore a livello di sviluppo tecnologico e di risorse (con professionisti ed esperti in materia di digitale) per la prima realtà di P2P lending italiana.
Oltre alla liquidità, Prestiamoci potrà godere dei servizi di business management strategico e tecnologico di Digital Magics e potrà contare sul ruolo a tempo pieno, in veste di Managing Director, di Michele Novelli, nuovo Partner dell'incubatore e responsabile del nuovo piano industriale della start up. In società entra come consigliere anche Stefano Miari, ex Vice President di Morgan Stanley e di Bank of America Merrill Lynch.
P2P lending: un modello di successo

Come funziona la piattaforma online di Prestiamoci? La sua funzione è quella di mettere in contatto investitori privati con persone e aziende che necessitano di prestiti: il vantaggio promesso ai primi è quello di ottimi rendimenti, quello per i secondi sono tassi di interesse convenienti.
Il P2P lending è un business che fino ad oggi ha distribuito attraverso gli operatori certificati oltre quattro miliardi di euro su scala globale. Nasce nel 2005 e attualmente sono più di 30 le società che operano in questo settore; le più importanti e presenti a livello internazionale (alcune anche in Italia) sono Lending Club, Prosper, Zopa, RateSetter, Funding Circle e Auxmoney. Nel 2014 si attende la prima Ipo della prima di questo elenco, realtà in cui Google ha investito 125 milioni di dollari lo scorso maggio: il suo sbarco in Borsa potrebbe valere, secondo Forbes, circa 1,6 miliardi di dollari.

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