Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 13 novembre 2013 alle ore 13:55.
L'ultima modifica è del 13 novembre 2013 alle ore 14:10.

My24

Il 2013 si profila come settimo anno più caldo dall'inizio delle moderne misurazioni (1850), mentre il livello dei mari sta salendo al ritmo record di 3,2 millimetri l'anno. Lo ha rivelato l'Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), in un comunicato a margine del vertice sul clima in corso a Varsavia. All'incontro sono presenti delegati da quasi 200 paesi.

Livello dei mari a +3,2 mm l'anno
Il livello record di crescita del livello dei mari ha subito «alcune variazioni», ma si è mantenuto per lo più stabile su un tasso di 3,2 millimetri. Una media «vicina al tasso di circa 3 mm/anno osservata nel decennio 2001-2010» e pari «al doppio della tendenza osservata nel XX secolo di 1,6 mm/anno», aggiunge l'agenzia specializzata delle Nazioni Unite che ha divulgato oggi la «Dichiarazione provvisoria sulla del clima globale nel 2013». La ricerca si basa sui primi nove mesi dell'anno, da gennaio a settembre. In futuro, «i livelli dei mari continueranno a salire a causa dello scioglimento delle calotte di ghiaccio e dei ghiacciai. Più del 90% del calore in più che stiamo generando con i gas serra è assorbito dagli oceani, che di conseguenza continueranno a riscaldarsi ed espandersi per centinaia di anni», ha osservato il Segretario generale dell'Omm Michel Jarraud.

Il 2013 settimo anno più caldo di sempre
Secondo i dati Omm, i termometri viaggiano su medie mai registrate fino a 20 anni fa. Nel 2013 la temperatura media in superficie (comprendente terre emerse e oceani) è risultata di circa 0,48 gradi centigradi superiore rispetto a quella stimata nel periodo 1961-1990. Il settimo anno più caldo della storia metereologica. «Le temperature registrare finora quest'anno corrispondono più o meno alla media del periodo 2001-2010, che è stato il decennio più caldo», ha commentato Jarraud. «Tutti gli anni più caldi sono stati registrati dal 1998 in poi. Gli anni più freddi ora risultano più caldi rispetto agli anni più caldi prima del 1998» .

I termometri saliranno ancora
Il surriscaldamento, precisa Jarraud, è solo agli inizi. Secondo il segretario generale, le «concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica e di altri gas a effetto serra hanno raggiunto nuovi record nel 2012» e che anche per il 2013 si prevedono «livelli senza precedenti. Questo - ha aggiunto - significa che andiamo verso un futuro più caldo». Nei primi nove mesi del 2013, sono diverse le regioni che hanno registrato temperature sopra la media. Spiccano soprattutto Australia, le aree settentrionali del Nord America, il nord-est dell'America Latina, l'Africa del Nord e parte dell'Eurasia». Jarraud ha evocato i fenomeni estremi ed il tifone Haiyan (Yolanda) osservando che «anche se i singoli cicloni tropicali non possono essere direttamente attribuiti ai cambiamenti climatici, i livelli del mare più elevati rendono le popolazioni costiere più vulnerabili. Lo abbiamo visto con conseguenze tragiche nelle Filippine».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi