Big Data e Italia: un sodalizio destinato a decollare

L'analisi svolta da EMC su Big Data e IT Transformation sostiene che il 91% dei 450 decision maker intervistati conferma l'importanza dei dataset complessi nei processi decisionali e il 40% riconosce ai Big Data il merito dei vantaggi ottenuti dalle aziende per le quali lavorano. Inoltre il 72% di coloro che hanno prestato la propria opinione al sondaggio ritiene che gli investimenti ITC siano orientati al conseguimento del profitto.
Big Data e più in generale il monolitico processo di trasformazione dell'ITC saranno attori principali nei prossimi anni, anche nelle previsioni di spesa delle aziende che vogliono aderire al cambiamento e di quelle aziende fornitrici di know how desiderose di accaparrarsi i budget stanziati.

I dati come patrimonio aziendale
Il 67% dei 450 intervistati è conscio dell'importanza dell'analisi dei Big Data all' interno dell'azienda e il 58% ritiene che curation e analisi siano strumenti per guadagnare mercato. Alta anche la percezione della sicurezza informatica di una solida struttura di dati, riconosciuta in 62 casi su 100.

Amletico dubbio sui ritorni
Il grosso limite per molte aziende è la difficolta di individuare un indice utile al calcolo "costi vs. benefici", ostacolo all'entrata dei Big Data nelle aziende.

IT Transformation
L'innovazione tecnologica sta a cuore alle aziende italiane, soprattutto per l'efficienza dei processi, l'incremento dell'operatività e la creazione di strategie di vendita.

La sfida del sapere
L'82% degli intervistati ritiene che mantenere alto il livello di conoscenze specifiche sia una sfida, per gran parte di questi (70%) la propria azienda è ampiamente dotata di persone capaci di condurre la transizione. Altissima la percentuale (79%) di coloro che riconoscono nell'attitudine culturale il primo impedimento all'entrata delle nuove tecnologie nell'azienda. Solo gli sviluppi futuri diranno se, in nome del proprio core business, il limite culturale sarà stato superato e come.

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