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Questo articolo è stato pubblicato il 19 novembre 2013 alle ore 14:48.
L'ultima modifica è del 19 novembre 2013 alle ore 17:58.

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Sony e Microsoft armano i cannoni ma Nintendo non batte in ritirata. La storia ricorda che sottovalutare il colosso di Kyoto vuol dire fare i conti senza l'oste.
Sia chiaro, oggi la situazione è seria per la grande N; la dipartita di Hiroshi Yamauchi, ultimo titano aziendale, è sembrata un funesto contrappunto a un andamento non proprio incoraggiante: l'ultima nata della casa, la portatile 2DS, deve ancora convincere, mentre l'alta gamma della produzione domestica, Wii U, registra un bilancio di 3,91 milioni di console piazzate contro i 9 previsti per la fine dell'anno fiscale 2014.
Ma, appunto, fare i conti senza l'oste è rischioso: nel 2006, quando tutti reputavano il settore in mano ai con-correnti, Nintendo lanciò Wii e con lei un approccio ai giochi rivoluzionario, fatto di riduzione dei costi, intui-tività e apertura ai giocatori casual – si ricordi Nicole Kidman sul divano. Risultato? Fino al 2010 da gregario il gruppo tornò a essere il corridore di punta, quello con le console più usate del mondo (dall'80% delle giocatrici e dal 41% dei giocatori. Fonte: Esrb.org).
Ecco perché, contro ogni previsione, per Natale Nintendo punta a riconquistarsi il ruolo di "regina del salot-to". E sarà ancora una volta la famiglia il target principale.
Al netto di proclami strategici, in questa direzione va inteso il taglio di prezzo agostano di Wii U, oggi in vendita a 299 euro, che l'ha resa la console domestica più abbordabile dell'ottava generazione - è ancora dura considerare i 99 dollari di Ouya un'alternativa impor-tante. Una mossa che ne ha fatto lievitare le vendite dalle 160mila unità del primo trimestre 2013 alle 300mila del trimestre conclusosi a settembre.

Nintendo mette in campo i «Big»

Anche più indicativa è l'imminente calata degli assi della casa, che nelle prossime settimane sfodererà ogni peso massimo in line up. E quando si parla di Nintendo, le carte vincenti coincidono con l'eccellenza dei party game e personaggi degni di omaggi cinematografici, come quello recente e gustoso di Evan Daugherty, sceneggiatore di Biancaneve e il cacciatore, che a Mario e compagnia saltante ha dedicato una rilettura dark nella miniserie web The Four Players – finalmente è chiaro perché Luigi si infiammi, o Mario dia di matto per i funghi.
Proprio Super Mario 3D World (59,99 euro) lancerà il guanto di sfida uscendo il 29 novembre, come la nuo-va Playstation. Già considerato uno dei migliori Mario di sempre tenterà di prolungare l'effetto Pokémon X e Y, titoli da oltre 4 milioni di copie in due giorni, che so-lo in Italia hanno permesso a tutte le portatili Nintendo di vendere 29mila unità dal 12 ottobre (per un installato complessivo di 5,3 milioni di pezzi). A proposito, dal 27 dicembre sarà disponibile la Banca Pokémon, un conte-nuto extra per stoccare orde di mostriciattoli in rete. Probabilmente un must da settimana bianca.
Come pure Wii Fit U o Wii Sports Club: il primo, scaricandolo da Nintendo eShop, permette una prova gratuita di un mese fino al 31 gennaio (poi obbligherà all'acquisto di un Fit Meter da 27 euro e rotti), mentre Wii Sports Club, in download dallo scorso 7 novembre, ripropone le discipline che trasformarono Wii Sport in un successo planetario (bowling e tennis sono già di-sponibili come ricordano Steffi Graf e Andre Agassi nello spot). Con i nuovi capitoli dedicati alla boxe, al golf e al baseball e con licenze giornaliere a 1,99 euro o definitive a 9,99, la nuova modalità multiplayer online potrebbe davvero rivelarsi l'ennesima sorpresa vincente da Kyoto. Un'indicazione precisa di come l'incremento dei volumi in rete sia fra le priorità dell'azienda.
Se poi l'uscita di Pikmin 3 e The Legend of Zelda: The Wind Waker HD non ha portato i risultati sperati, un'escalation di pack speciali è pronta ad arrivare sul mercato: dopo Mario & Luigi Premium Pack e Wii Par-ty U Basic Pack, che aggiunge alla console gli 80 mini-giochi di Party U e Nintendo Land, il 22 novembre sarà la volta di Just Dance 2014 Basic Pack, sempre a 299 euro. Un'aggressività poco consona a chi batta in ritirata.

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