La pubblicità online cresce del 7,7% e supera 1,5 miliardi di euro

Una crescita del 7,7% quest'anno, cui seguirà un incremento dell'8,5% per il 2014. In tutto si parla di oltre 1,5 miliardi di euro di investimenti stimati per l'anno in corso.
Già da questi dati appare abbastanza chiaro come gli investimenti pubblicitari che transitano attravero digitale e web appaiano davvero un mondo a parte, rispetto al baratro dei numeri sull'andamento della pubblicità tradizionale.

La stima arriva dallo Iab Forum 2013, appuntamento annuale giunto alla sua undicesima edizione e che rappresenta un punto di riferimento per l'analisi di cifre e tendenze del mondo dell'advertising digitale. I dati differiscono rispetto ai numeri forniti mensilmente da Nielsen. In quest'ultimo caso alle evidenze numeriche si arriva partendo dalle dichiarazioni degli editori Fcp, poi elaborate. Le stime Iab si spingono invece anche a illuminare cifre e tendenze riguardanti i soggetti che non dichiarano «e che rappresentano il 50 per cento del mercato Internet rilevato da Nielsen», ha specificato il presidente di Iab Italia, Simona Zanette. Quindi sostanzialmente Facebook, Google, YouTube.

A fare la parte del leone nello spingere i dati verso l'alto sono stati video e mobile. Nel primo caso la crescita su base annua del 38,7% ha fatto salire il dato a 177,5 milioni. Riguardo invece al mobile, anche se su cifre minori (25,6 milioni di euro di investimenti) i dati fotografano un incremento del 34,1 per cento. Il mobile, del resto, sta assumendo una sempre maggiore centralità. Nelle abitudini di consumo come nelle misurazioni. Tanto che a gennaio, come ha ricordato Enrico Gasperini, presidente Audiweb, arriveranno le prime risultanze sul traffico da mobile e smartphone, oltre a quello, già oggi censito, del traffico attraverso Pc.

Qualche dato può chiarire la questione. In un anno da Pc è stato perso il 3% degli utenti e l'8% del tempo di navigazione. Oggi ai 24,2 milioni di utenti collegati mensilmente a internet tramite Pc se ne uniscono 9,9 attraverso smartphone e 4,2 con tablet. E se il mobile commerce è salito da 144 a 510 miliardi di euro in un anno, significa che con questo fenomeno occorre necessariamente fare i conti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA