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Questo articolo è stato pubblicato il 29 dicembre 2013 alle ore 19:14.
L'ultima modifica è del 30 dicembre 2013 alle ore 09:12.

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E' iniziato alla grande il 2013 dello spazio, il 15 febbraio con la grande meteora sulla Russia, e finisce in questi giorni traghettandoci a un promettente 2014 con due incredibili gioielli della tecnologia spaziale: il rover Curiosity, made in Usa, su Marte e l'altro Coniglio di Giada, made in China sulla Luna, dove finalmente siamo tornati. Di sfondo, ma sempre più agguerrite e protagoniste, le imprese private americane come SpaceX, Orbital Sciences e Virgin Galactic che in pochi anni, grazie al trasferimento di tecnologia e know how voluto da Obama, sono sorte dal nulla e ora, con contratti molto pingui, riforniscono la ISS, le prime due, o primeggiano, come la terza, nel promettente campo del "turismo spaziale". Il prossimo anno potremmo vedere queste compagnie mostrare i muscoli con progetti commerciali anche più importanti, come la preparazione di un viaggio di astronauti su Marte, cui stanno lavorando oramai in parecchi, sia agenzie statali e privati.

Se la grande meteora, 18 metri di diametro, che ha sfiorato i cieli di Russia facendo 1200 feriti, soprattutto per i vetri rotti nella città di Chelyabinsk, Siberia, ci ha ricordato che in casi del genere per il momento siamo del tutto indifesi, le prime scoperte di Curiosity, il Rover Nasa grande come un Suv terrestre, ha dato un po' di respiro al sogno umano di trovare vita, microbica o anche solo fossile, su Marte, il pianeta che da 100 anni abbiamo come bersaglio delle nostre speranze di emigrare un giorno da una Terra sovraffollato.

Nel mese di settembre 2013, dopo settimane di discussioni accese, Nasa ha confermato che la sua sonda Voyager 1, partita dalla Terra 36 anni fa, è diventato il primo oggetto costruito dall'uomo a raggiungere lo spazio interstellare, come dire è uscito dal nostro Sistema solare. Certo è moltissimo per noi, ma al tempo stesso è una distanza quasi impercettibile rispetto a quelle fra le stelle della nostra Galassia, miliardi e miliardi di volte più grande.

Si chiude dunque in questi giorni un 2013 veramente eccezionale per lo spazio, con i cinesi che ritornano, a nome di tutta l'umanità ma in effetti per i loro giusti interessi, sulla Luna, facendo vibrare l'orgoglio nazionale loro e reagire pesantemente quello di tanti americani. Il rover Yutu, chiamato così in onore del "Coniglio di Giada" protagonista della mitologia cinese, è andato lì per capire se ci si può, e se vale la pena, installarci una miniera vera e propria per l'estrazione di materiali rari sulla terra.

Unica delusione di quest'anno è stata la cometa ISON che aspettavamo come spettacolo natalizio in cielo, ma si è vaporizzata in un attimo per il passaggio troppo vicino al Sole, quasi un bacio della morte cosmico che ci ha privato dello spettacolo.

Forse il 2014 sarà l'anno in cui troveremo, con una ragionevole certezza, un pianeta molto simile alla Terra. Kepler, il satellite Nasa, ci ha aperto gli occhi: attorno alle stelle molto vicine a noi, praticamente le nostre vicine di pianerottolo, ruotano almeno un migliaio di pianeti, altri 4000 sono sospetti. Ne abbiamo trovato anche uno proprio simile come massa, ma talmente vicino alla su stella, simile al Sole, da avere una temperatura di 2000 gradi alla superfice, come dire la lava dell'Etna. Non disperiamo, se tanto ci dà tanto, dalla piccola ma fondamentale statistica che Kepler ci ha regalato possiamo, con molta ragionevolezza pensare che di pianeti ce ne siano almeno qualche miliardo della nostra galassia. Va bene sfortunati, ma uno lo troveremo prima o poi.

Certamente, o quanto meno sperabilmente, il 2014 ci si potrà prenotare per un viaggio suborbitale con Virgin Galactic e il suo splendido vascello SpaceShipTwo, in ritardo sui programmi di qualche mese. Si va su fino a 100 chilometri dove inizia, per pura convenzione, lo spazio e poi giù a capofitto in assenza di peso. Un bel divertimento anche se un po' caro 20.000 dollari almeno. Xcor e Blue Origin, compagnie private made in USA, sperano di battere sul tempo la Virgin di Sir Branson.

Attorno, o al suolo, al già affollato Marte, arriveremo nel 2014 a 10 mezzi spaziali da quelle parti, arriveranno sonda Nasa Maven, l'ennesima per studiare un pianeta che gli americani considerano "loro", e la sonda indiana Mangalyaan. Con questa gli americani avranno sul Pianeta rosso due rover, una stazione fissa, Maven appunto, e tre orbiter, una flotta di tutto riguardo.

Il prossimo anno però sarà fondamentale per Nasa, al di là dei tanti lanci previsti, per il delicatissimo test della capsula Orion, nuovissima e destinata a portare gli astronauti americani nelle imprese spaziali del prossimo ventennio, e tutto dipende dai lanci previsti, in modalità robotica, nel 2014.

Per noi europei, che continuiamo ad essere legati ai finanziamenti statali, il 2014 sarà l'anno della splendida missione Rosetta. In volo dal marzo 2004 è oggi ibernata per risparmiare energia, una specie di bella addormentata che verrà risvegliata il 20 gennaio 2014 da un segnale radio lanciato dalla sala controllo di Esa, l'Agenzia Spaziale del vecchio continente. Arriverà al suo obiettivo, la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko nell'agosto e la accompagnerà nel suo viaggio verso il Sole per studiarla, ci farà vedere in diretta, insomma, quel che succede a questi bellissimi oggetti che provengono dalle più lontane zone del sistema solare. Ma non è tutto, con i suoi dieci strumenti, di cui tre realizzati in Italia, Rosetta ci dirà tutto in tempo reale ma anche nel novembre dell'anno che è alle porte farà atterrare sulla cometa un piccolo lander che preleverà e analizzerà campioni del materiale di cui è formata la 67P/Churyumov-Gerasimenko. Un altro sforzo per sapere, da uno dei corpi più vecchi del Sistema solare, chi siamo e come ci siamo formati 4 miliardi e mezzo di anni fa.

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