Altro che cloni, ecco gli smartphone made in Cina che vanno alla conquista del mercato
Ormai ci sono costruttori cinesi di device mobili che guadagnano con rapidità fette di mercato fino a poco tempo fa inimmaginabili. Anche perché i prezzi proposti sono decisamente più bassi. Vediamo i nuovi marchi cinesi di punta e gli smartphone che meglio li rappresentano.
di Giuditta Mosca
3. Smartphone made in China / Oppo
Anche la Oppo Electronics Corporation si sviluppa nel settore dell'audio e della video riproduzione per poi lanciare il proprio assalto al mercato della telefonia mobile. Nel 2013 il pubblico ha apprezzato il Find 5, telefono quad-core da 1,5 GHz, con fotocamera da 13 megapixel e 2 GB di RAM. Il sistema operativo è Android, godibile tramite un display da 5 pollici. Il prezzo – alle nostre latitudini – è di 299 euro. A settembre del 2013 è stato annunciato il nuovo nato di casa Oppo, chiamato N1.
Il prezzo europeo è di 449 euro (per la versione da 16 gigabyte, per quella da 32 servono 479 euro). La videocamera, da 13 megapixel realizzata da Sony, ruota di 206 gradi. Il processore, Snapdragon 600, è lo stesso utilizzato su diversi prodotti targati LG, Asus e Samsung (tanto per citarne alcuni) e sfrutta 2 GB di RAM. Supporto NFC ma niente LTE per il modello N1, il cui display è di 5,9 pollici, misura che lo promuove di diritto nella categoria dei phablet (ibridi tra smartphone e tablet lanciati da Samsung con il Note).
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