Altro che cloni, ecco gli smartphone made in Cina che vanno alla conquista del mercato
Ormai ci sono costruttori cinesi di device mobili che guadagnano con rapidità fette di mercato fino a poco tempo fa inimmaginabili. Anche perché i prezzi proposti sono decisamente più bassi. Vediamo i nuovi marchi cinesi di punta e gli smartphone che meglio li rappresentano.
di Giuditta Mosca
1. Smartphone made in China / Xiaomi
Il ceo Lei Jun ha fissato gli obiettivi di vendita per il 2014, ovvero 40milioni di device. Nel 2013, a fronte di una previsione di vendita di 15milioni, l'azienda cinese ha raggiunto la quota di 18,7 milioni di smartphone venduti e un turnover di 5,2miliardi di dollari. Miui, il sistema operativo (basato su Android) è molto apprezzato tra i cinesi di tutto il mondo: Xiaomi ha clienti già in 58 diversi Paesi.
L'ammiraglia dei telefoni prodotti è il Mi-3 il cui costo è di 360 euro in cambio di un display da 5 pollici, Android 4.2.5, e un processore quad core da 2.3 GHz, 2 GB di RAM e 16 giga di archiviazione dati. Atteso per le prossime settimane, lo Xiaomi Hongmi 2, sarà presumibilmente dotato di un display da 5,5 pollici e un processore Mediatex da otto core. Una dotazione hardware che, se confermata, potrebbe attirare più di un cliente disposto a provare. Il prezzo del nuovo gioiello non è ancora confermato, il suo predecessore è venduto online a 183 euro.
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