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Questo articolo è stato pubblicato il 08 gennaio 2014 alle ore 16:09.

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Un esercito di device digitali, e precisamente 2,47 miliardi fra personal computer tradizionali, pc ultramobili, tablet e telefoni cellulari di tutte le forme e dimensioni. In aumento del 7,6% rispetto al 2013. La fotografia scattata dalla società di ricerca Gartner per l'anno appena iniziato ci dice che la domanda di apparecchi tecnologici è destinata a crescere rispetto a più filoni e il più importante premia Android: il sistema operativo mobile di Google sarà a bordo di 1,1 miliardi di nuovi dispositivi, con un salto in avanti del 26%, e già oggi vanta una base installata attiva di 1,9 miliardi di terminali, il triplo circa di quella (682 milioni) che può vantare Apple fra iOs e Mac Os.

Non ci sono dubbi, rimarcano gli analisti, che gli utenti Android acquistano in buona parte prodotti a basso costo (si pensi non solo ai cellulari ma anche alle tavolette da 199 dollari) mentre quelli della Mela spendono cifre più consistenti per iPhone e iPad. Ma il divario fra le due piattaforme ammiraglia dell'universo mobile è quanto mai evidente e – per quanto la curva di crescita dei prodotti Apple sarà nel 2014 la più elevata - potrebbe aumentare ancora, visto e considerato che secondo Gartner oltre il 75% dei volumi di vendita di Android saranno generati entro il 2017 nei mercati emergenti, e cioè i bacini di domanda a più elevato incremento.

Boom per gli ultramobili
Se i telefonini rimangono la categoria di device nettamente preferita dagli utenti, se ne venderanno 1,9 miliardi (il 5% in più dell'anno passato) contro 280 milioni di pc convenzionali (il 7% in meno), è interessante notare come a crescere in modo più vistoso, nella misura del 54%, saranno i prodotti ultramobili, e cioè tablet, ibridi e mini notebook. La scelta per i consumatori sarà ricca come non mai, anche se la propensione di molti guarderà alle soluzioni a basso prezzo. Anche in ottica pc, dove i Chromebook e gli all in one Android potrebbero avere buoni riscontri di vendita.

In aumento, per contro, sono dati anche i dispositivi basati su Windows e sui sistemi operativi Apple, del 10% i primi e del 29% i secondi. Microsoft, in attesa di capire dove potrà arrivare negli smartphone dopo aver acquisito la divisione mobile di Nokia, può intanto rallegrarsi con i 360 milioni di prodotti Windows previsti in vendita quest'anno, rispetto ai 328 milioni dello scorso anno e ai 346 milioni del 2012. La proiezione di Gartner al 2015 parla di 422 milioni di apparecchi Windows, un terzo dei previsti 1,2 miliardi di device Android.

Microsoft e la strana idea Android per i Windows Phones
Fosse vera, l'indiscrezione rimbalzata qualche giorno fa su vari siti specializzati scompaginerebbe probabilmente l'attuale scenario mobile. Microsoft sta veramente ipotizzando di supportare il sistema operativo di Google per i suoi smartphone, lasciando all'utente finale la possibilità di scegliere quale piattaforma software intallare sul proprio dispositivo? Chi non boccia questa idea fa notare come Htc sia probabilmente già al lavoro (la segnalazione è di Bloomberg) per presentare prossimamente prodotti "dual booting", e cioè capaci di caricare a scelta l'Os preferito fra Android e Windows Phone 8.
Le carte in gioco sono tante e non è mistero che il colosso di Redmond abbia negli smartphone un obiettivo più che sensibile. E, sperano in Microsoft, anche profittevole, partendo dai circa due miliardi di dollari l'anno che la società incassa ogni anno dalle licenze d'uso relative a sue tecnologie impiegate sui telefoni Android di vari produttori.
BlackBerry ai telefonini da 200 dollari

In casa BlackBerry, invece, il nuovo Ceo John Chen sembra voler battere ancora la strada dei telefonini per il "mass market" per riportare agli antichi splendori la casa canadese. In occasione del Ces di Las Vegas il numero uno della compagnia ha confermato l'arrivo entro l'anno di almeno due apparecchi prodotti da Foxconn (la società taiwanese che assembla gli iPhone in Cina) che costeranno meno di 200 dollari e saranno indirizzati ai mercati emergenti.

Due new entry di "rottura", per combattere l'egemonia di Samsung e dei marchi di seconda fascia in questo segmento, cui si dovrebbe affiancare un nuovo top di gamma con tradizionale tastiera. Il focus di BlackBerry sarà però, come noto, la clientela enterprise, e quindi le aziende. Tentare di rimettere piede in campo consumer, là dove ci sono i grandissimi volumi, è un tentativo che BlackBerry sembra in ogni caso voler fare per tornare profittevole, questo l'obiettivo dichiarato da Chen, entro l'esercizio fiscale 2016.

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