Il ceo di BlackBerry: molti nostri modelli futuri avranno la tastiera

Corsi e ricorsi storici, verrebbe da chiosare citando malamente Giambattista Vico. Perché quando una azienza è in crisi può anche decidere di cambiare idea e tornare al passato. C'era anche John Chen, il Ceo di BlackBerry, fra i tanti top manager presenti a Las Vegas in occasione del Consumer Electronic Show edizione 2014. E il numero uno della casa canadese, che ha appena incassato un nuovo assegno da 250 milioni di dollari (sotto forma di bond convertibili) dal socio Fairfax, ha aperto il fronte a nuovi interessanti scenari per il futuro prossimo del produttore. Il primo riguarda lo smartphone con schermo touch a basso costo, sotto i 200 dollari, che dovrebbe nascere dal sodalizio con Foxconn, l'azienda taiwanese al centro di numero polemiche per le condizioni di lavoro dei dipendenti nelle sue fabbriche cinesi dove si assemblano iPhone e iPad. Il secondo riguarda il lancio, sempre nel 2014, di un nuovo apparecchio di fascia alta dotato di tastiera fisica, attributo che ha segnato le stagioni migliori dei BlackBerry. A Bloomberg il ceo ha detto che la prossima generazione di telefoni BlackBerry «avrà in prevalenza la tastiera: personalmente la amo».

Dal Ceo è arrivata quindi conferma che la società non vuole ritirarsi del tutto dal mercato consumer e il ricorso a Foxconn (che si sobbarcherà l'industrializzazione del nuovo apparecchio e l'inventario del prodotto finito) va in tal senso letto soprattutto nell'ottica di voler sfondare con un nuovo terminale "low cost" nei Paesi emergenti.

La focalizzazione di BlackBerry è però tornata ad essere, almeno per i prossimi 18 mesi, quella dei servizi di messaggistica e di device management per la clientela enterprise. Una classe di utenti che ha sempre apprezzato la tastiera Qwerty, almeno fino all'avvento dell'iPhone e della nuova generazione di smartphone di fascia alta con interfaccia completamente touch.

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