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Questo articolo è stato pubblicato il 14 gennaio 2014 alle ore 12:54.
L'ultima modifica è del 14 gennaio 2014 alle ore 13:03.

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La Lombardia si candida a diventare il laboratorio nazionale della scuola digitale. Il ministero dell'Istruzione, attraverso l'Ufficio scolastico regionale, d'intesa con la Regione Lombardia ha lanciato un progetto che coinvolge le oltre 300 scuole superiori, connesse in 26 reti territoriali, e circa trecento docenti per migliorare la formazione all'uso delle tecnologie nella scuola e condividere via web sperimentazioni e modelli d'eccellenza delle singole scuole .

L'obiettivo? «I professori devono mettersi in gioco per costruire una modo di fare scuola del tutto diverso dal passato, lasciandosi alle spalle il vecchio modello della lezione frontale per sfruttare le opportunità offerte dal digitale», afferma il direttore dell'Ufficio scolastico Francesco De Sanctis. «D'altra parte - prosegue - la società è cambiata, studenti e docenti devono essere parte attiva della società trasformata e noi puntiamo a farlo con un'organizzazione che nasce dal basso, non imposta dall'alto».

Il progetto pilota "Lombardia scuola digitale", che coprirà il primo semestre del 2014, prevede che 26 consigli di classe lavorino insieme su quattro temi tra quelli legati all'Expo, sui quali saranno chiamati «a lavorare come se fossero un unico consiglio, per creare delle unità di apprendimento nell'ottica della didattica per competenze», spiega Dianora Bardi, referente scientifico del progetto. L'interazione avverrà attraverso la "nuvola" e un sito dedicato alla sperimentazione, dove i docenti potranno condividere progetti e strumenti e dove saranno raccolte le lezioni svolte sulla base delle unità di apprendimento, a disposizione di tutte le scuole. «La tecnologia da sola non basta - commenta Bardi -: dobbiamo ingegnerizzare, creare modelli e mettere a sistema una didattica nuova, fatta per competenze e sostenuta dal digitale. Per fare questo dobbiamo connettere i docenti, farli parlare tra di loro».

Il progetto di formazione e sperimentazione all'uso delle tecnologie è stato reso possibile sulla base della dotazione tecnologica di cui le scuole lombarde hanno potuto dotarsi grazie ai due bandi già effettuati di "Generazione web" da parte della Regione Lombardia. In sintonia con il progetto dell'Usr, l'assessore regionale all'Istruzione Valentina Aprea ha annunciato la riapertura del bando per altri 7,7 milioni di euro per la dotazione di strumenti tecnologici. Le domande potranno essere presentate dal 23 gennaio al 5 febbraio per un importo pari a 10.000 euro per classe, con un massimo di 100mila euro per scuola. «L'obiettivo è di digitalizzare tutte le scuole secondarie lombarde entro il 2018», commenta Aprea. E già oggi nelle trecento scuole che hanno partercipato ai primi due bandi fanno uso di queste risorse in maniera determinante: metà degli istituti utilizza le tecnologie per il 40% del tempo scuola, un quarto per l'80-100 per cento.

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