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Questo articolo è stato pubblicato il 23 gennaio 2014 alle ore 16:53.
L'ultima modifica è del 23 gennaio 2014 alle ore 20:40.

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Non siamo mica gli americani, ma a volte proviamo ad esserlo. Negli USA il produttore di stampanti 3D MakerBot ha varato il progetto "Academy" che tende a dotare ogni scuola di una stampante tridimensionale. Piano possibile grazie a sinergie tra cosa pubblica, aziende private, una notevole spinta politica e il finanziamento dal basso.

Il liceo Scientifico Malpighi di Bologna lavora per superare gli scogli e lancia il progetto 3Dmakers@school, che viene illustrato al Sole 24 Ore dalla Professoressa Ugolini: "le stampanti 3D e l' uso dei software di programmazione sono strumenti per fare emergere il desiderio di pensare, inventare , fare, costruire e verificare se un' idea tiene davvero . Il senso di questo progetto è lo stesso per cui insegniamo italiano, matematica, filosofia, latino: vorremmo che i nostri studenti non fossero semplici consumatori di pensieri e parole di altri ed imparassero a verificare se quel che pensano o dicono regge alla prova dei fatti."

Durante l'evento aperto al pubblico organizzato il 22 gennaio dal liceo bolognese è stato presentato il progetto che prevede un percorso extra curriculare ed uno curriculare che mette al centro tecnologia e studenti con l'ambizione di condividere il modello di insegnamento con altre scuole.

"In Italia occorre valorizzare e mettere a sistema ciò che esiste" – continua Elena Ugolini (già Sottosegretario all'Istruzione del Governo Monti) "e potenziare l'istruzione tecnica-professionale come avviene in Germania. Ci vorrebbe anche un sistema fiscale che permetta di dedurre le donazioni per l'educazione".

Il potenziale della stampa 3D è ben descritto nella risposta che la Professoressa Ugolini da' alla domanda relativa alla reazione degli studenti che partecipano al progetto: "è bastata una presentazione del Professor Maurizio Sobrero dell' Università di Bologna (da cui nasce l' idea del progetto) per aprire un orizzonte straordinario a ragazzi ed insegnanti. In pochi minuti siamo passati dalla produzione di parti di un Boing alla costruzione di protesi per persone mutilate. L' esempio di studenti americani che fotografavano parti di dinosauro al Museo della Scienza di NY, per studiarle e ricostruirle con un software ed una stampante 3D, ha seriamente impressionato anche la Professoressa di storia che insegna da 30 anni!"

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