Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 24 febbraio 2014 alle ore 11:41.
L'ultima modifica è del 24 febbraio 2014 alle ore 15:02.

My24
Stephen Elop (Reuters)Stephen Elop (Reuters)

E' un cambio di rotta radicale l'annuncio odierno di Nokia, almeno per quanto riguarda la battaglia sugli smartphone low cost e nei Paesi emergente. Ha presentato infatti al Mobile World Congress di Barcellona una nuova famiglia di cellulari: i Nokia X. Sono tre e si basano sul sistema Android, ma reso irriconoscibile: l'esperienza d'uso ricorda quella di Windows Phone, con le classiche tile. In realtà su Nokia X girerà una versione di Android che sottrae i servizi di Google e aggiunge quelli di Windows. La scelta è simile a quella di Amazon sui propri tablet. Nokia ha infatti rimosso tutti i servizi Google. Di fatto, la piattaforma cerca di unire il meglio dei diversi mondi: permette di accedere a tutte le app di Android (ma tocca installarle), ai servizi Windows Phone e Nokia (tra cui le mappe). Una mossa attesa, che puo' dare vantaggi nel breve termine, ma e' anche rischiosa, secondo alcuni analisti.

L'inizio della distribuzione del modello Nokia X è previsto immediatamente nell'area Asia-Pacifico e in Europa, India, America Latina, Medio Oriente e Africa, con un prezzo a partire da 89 euro.

La distribuzione dei modelli Nokia X+ e Nokia XL nei suddetti mercati è prevista a partire dagli inizi del secondo trimestre, a un prezzo di rispettivamente 99 e 109 euro.
La mossa si spiega con chiarezza nelle parole del responsabile del product marketing Jusi Nevanlinna, che con la consueta franchezza finnica ha detto "i nostri fan ci dicono spesso che amano il nostro hardware, i nostri podotti, ma anche amano le loro app Android".
Ma non e' solo una questione di app. La tecnologia Microsoft al momento non funziona sui chip che si trovano negli smartphone piu' economici. Nokia gareggiava quindi in questo settore, nei Paesi emergenti ma non solo, soltanto con gli Asha, che non danno una esperienza internet completa.
"Asha non e' riuscita a dare quel livello di vendite necessario per restare competitivi nel mercato smartphone", spiega l'analista di CCS Insight Ben Wood.
"Per un'azienda che sta per diventare di Microsoft, questa mossa verso Android e' quasi un'ammissione di fallimento", aggiunge.

"Probabilmente Nokia ha preso questa decisione prima dell'accordo con Microsoft. E' una mossa molto razionale. Nokia dimostra di essere disposta a fare il possibile per sopravvivere, a differenza di altri vendor in difficolta'. Anche se questo implica un cambio a 180 gradi sulla strategia", aggiunge Francisco Jeronimo, di Idc. "Nokia non sta crescendo veloce come sperava con i Windows Phone e Asha non riesce a competere sulla fascia low cost, da dove verra' la crescita nei prossimi anni".
"Anche se e' una mossa pragmatica, adesso ha poco senso, sotto la proprieta' Microsoft. Puo' impattare negativamente suIl'immagine e il business dei Windows Phone . Il rischio di mandare un messaggio sbagliato al mercato non vale il vantaggio potenziale ottenibile nel breve termine".

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi