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Questo articolo è stato pubblicato il 27 febbraio 2014 alle ore 16:32.
L'ultima modifica è del 27 febbraio 2014 alle ore 16:45.

BARCELLONA_ «Please, stay tuned». Il video di presentazione si conclude così. E chissà se questo può essere il passaggio a una "connected society" che fa il paio con quella "networked society" di cui il ceo di Ericsson Hans Vestberg ha abbondantemente parlato nelle sue giornate al Mobile World Congress di Barcellona. Fatto sta che conoscere gli ingredienti di una zuppa, o capire la provenienza, la destinazione e i punti di transito di un pacco, potrà essere possibile oggi senza particolari strumentazioni. Basterà uno smartphone, una mano e la "connected paper".
L'innovazione era già stata anticipata all'ultimo Ces di Las Vegas. Ora è stata riproposta e presentata anche alla rassegna anuale del mobile a Barcellona. E l'impatto è tutt'altro che neutro. Del resto, fa una certa impressione toccare una tazza o un pacchetto e vedere comparire sul proprio smartphone gli ingredienti, gli ingredienti classificati come non healty e la "storia" di un pacco trasportato anche da un capo all'altro del mondo.
Certo è che grazie a questa tecnologia, il nostro corpo diventa una parte della rete di comunicazione in grado di trasportare musica, immagini o altre informazioni a stampanti, altoparlanti o schermi. E questo non è del tutto neutro. Dal punto di vista tecnico è possibile, spiegano da Ericsson, grazie a componenti di elettronica stampata su una superficie di carta che ha una identità unica e usiamo il nostro corpo come il "cavo" per trasferire le informazioni ad uno smartphone.
Banalmente, l'etichetta stampata è costruita attorno a una antenna stampata, una batteria e un piccolo chip di silicio che viene aggiunto alla componente che contiene l'ID (identità digitale). L'elettronica stampata consiste in uno strato di carta rivestita da una immagine. Il nostro corpo fa tutto il resto, funzionando da cavo.
Oltre a food e logistica, la presentazione di Ericsson comprende anche, fra i possibili utilizzi, i media. "Integrando le identità a media come riviste, libri e quotidiani - riporta una nota della multinazionale svedese - la Connected Paper è in grado di fornire contenuti e servizi aggiuntivi come ad esempio materiale multimediale e notizie sugli autori degli articoli". Che possa ridare smalto a una carta sempre più vittima dei colpi di tablet e smartphone?
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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