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Questo articolo è stato pubblicato il 24 marzo 2014 alle ore 14:34.

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Dati, quelli resi noti da Mixpanel, società che misura in tempo reale il traffico generato dai dispositivi mobili (sulla base dell'utilizzo di selezionati applicazioni e siti partner), che vanno presi con le pinze. Dati che, però, sono indicativi di come siano diversi gli atteggiamenti degli utenti iOs e Android (e, indirettamente, di Google e di Apple) quando si tratta di adottare l'ultima versione disponibile del software.

In soldoni, il rapporto di Mixpanel dice che iOS 7 è già stato installato dal 90% di chi possiede un iPhone o un iPad mentre Android 4.4 Kit Kat è invece ancora sotto il 10%. C'è effettivamente meno sensibilità fra chi utilizza uno smartphone o un tablet con a bordo il sistema operativo del robottino verde e chi invece si diletta fra svago e lavoro con un melafonino o un tablet made in Cupertino?

Secondo gli specialisti c'è una ragione ben precisa, all'apparenza banale, che spiega il fenomeno ed è la seguente: gli utenti iOs, e della Mela in genere, tendono ad aggiornare rapidamente e con dichiarata fiducia la piattaforma che gira nei rispettivi apparecchi. Apple, da parte propria, è avvantaggiata nel garantire che servizi online e applicazioni funzionino a dovere sulle nuove versioni del suo iOs per via della grande frammentazione che storicamente caratterizza la piattaforma Android.

Il fatto che gli adepti di iPhone e iPad aggiornino rapidamente i loro device e che nulla stia ad indicare che tale approccio stia venendo meno, dicono infine gli esperti, è importante soprattutto in chiave sviluppatori. I benefici per chi scrive software per iOs, in altre parole, non scompariranno probabilmente molto presto. E non è una questione di poco conto.

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