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Questo articolo è stato pubblicato il 24 marzo 2014 alle ore 15:54.
L'ultima modifica è del 24 marzo 2014 alle ore 16:22.

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Ricognizioni statiche con decollo ed atterraggio verticale, ma anche missioni a lungo raggio e durata. La terminologia militare ben si addice al progetto Zeus, acronimo che sta per "Zonal Emergency management with micro/mini Unmanned Systems" e che nel concreto è un sistema di comando e controllo remoto di flotte di droni rivolto ad enti pubblici e privati deputati al controllo e alla sorveglianza del territorio (si pensi alla Protezione Civile) o per impieghi in situazioni di emergenza e presso istallazioni di difficile accesso alle normali forze operative terrestri.

Tecnologia in punta di dito
Due sono, fra le altre, le peculiarità di Zeus, presentato pubblicamente la scorsa settimana in occasione dell'evento Afcea (The Armed Forces Communications & Electronics Association) di Roma. La prima, di natura strettamente tecnologica, risiede nel fatto che i robot volanti sono comandati da una piattaforma costituita da tavoli intelligenti con interfaccia multi-touch e multi-utente, in grado di abilitare la gestione dei parametri e delle applicazioni del drone (per esempio la registrazione di video con telecamere ad alta definizione) tramite l'uso delle mani e delle dita, muovendosi quindi liberamente sulle mappe digitali del territorio e in base a un database georeferenziato.

Innovazione made in Italy
La seconda è che Zeus nasce dalla creatività e dall'innovazione italiana, e nella fattispecie per merito di b!, società del gruppo veronoso Ceit, e di Eurolink Systems, azienda specializzata in materia di soluzioni per il mercato industriale e militare e di veicoli a pilotaggio remoto. La prima ha dato vita al sistema di comando e di tracciamento dei dati telemetrici e delle immagini catturate (che alimenteranno un archivio di informazioni da cui si potranno eseguire analisi geospaziali e simulazioni); la seconda ha messo in campo i suoi droni equipaggiati con microfoni ad alta sensibilità e sensoristica di varia natura.

Dalle riprese in volo alle analisi predittive
Il progetto, cui è andato il sostegno del Consorzio Roma Ricerche, ha preso corpo due anni fa e si concluderà nel prossimo mese di giugno. Ad oggi, conferma una nota emessa da b!, è già stato sviluppato il primo prototipo funzionante. La differenza fra Zeus e sistemi simili? Dai diretti interessati la risposta è arrivata forte e chiara: "quella di aumentare in tempo reale la "situation awareness" rispetto a teatri operativi critici e di raccogliere e condividere con gli operatori sul territorio una straordinaria mole di informazioni provenienti da fonti estremamente varie". Ma anche di creare i presupposti, grazie alla comunicazione fra i droni e fra i droni e la console di comando e controllo, per sviluppare analisi predittive, all'insegna di una vera e propria funzione di intelligence (2.0) sul territorio.

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