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Questo articolo è stato pubblicato il 26 marzo 2014 alle ore 15:37.
L'ultima modifica è del 26 marzo 2014 alle ore 15:37.

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«Ma è una pianta o un animale?» È una domanda che molti si pongono osservando l'anemone di mare, che sta ancorato al fondo marino con un aspetto pigramente vegetale, tanto che gli è stato il nome di un fiore terrestre, ma poi si nutre dei pesci che cattura coi suoi tentacoli urticanti, e si riproduce facendo le uova. La classificazione scientifica lo considera un animale, ma il biologo Ulrich Technau dell'Università di Vienna è andato più a fondo, studiandone il codice genetico e affermando che l'anemone di mare si trova perfettamente in bilico tra i due mondi.

I risultati delle ricerche di Technau e della sua équipe sono riportati in due articoli pubblicati da Genome Research. Da questi risulta in primo luogo che l'anemone è un organismo solo ingannevolmente semplice. Da tempo sappiamo che i geni non agiscono singolarmente, ma sono collegati gli uni con gli altri in un sistema di mutue relazioni che ne regola l'espressione a seconda delle circostanze. Ci si aspetterebbe però che negli organismi semplici questa rete sia meno intricata rispetto all'uomo o agli altri animali superiori. In questo caso però, grazie a una tecnica detta immunoprecipitazione della cromatina, è stato verificato che il sistema di mutua regolazione dei geni nell'anemone non è meno complesso rispetto a esseri più elevati nella scala dell'evoluzione. Questo significa che sistemi simili si devono essere evoluti in un antenato comune dell'uomo e dell'anemone di mare, almeno 600 milioni di anni fa.

Una simile complessità va a conferma dell'animalità dell'anemone marino. Ma c'è dell'altro. L'équipe di Technau ha analizzato anche le molecole di microRna che contribuiscono a regolare la sintesi delle proteine. Negli animali, le molecole di microRNA effettuano questa funzione regolatrice unendosi a molecole di Rna di grandi dimensioni e inibendo il funzionamento di alcune loro parti. Nelle piante, invece, il microRna agisce "tagliando" dalle molecole di Rna le parti utili alla sintesi. L'analisi ha stabilito che nell'anemone di mare il microRna funziona in modo simile a quello delle piante, non degli animali. Una scoperta che rivela un legame finora ignoto tra il microRna animale e quello vegetale, e che mostra ai ricercatori importanti indizi su come i meccanismi della genetica si siano evoluti.

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