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Questo articolo è stato pubblicato il 30 marzo 2014 alle ore 15:06.

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Gli audiofili se ne sono accorti da tempo: le fiere del vinile si stanno letteralmente riempendo di appassionati, spesso registrano il tutto esaurito e quelle che prima erano riunioni per pochi intimi si sono trasformati in eventi di massa. Da qualche anno il disco è tornato a dire la sua e incurante dei prematuri annunci di morte continua a salire nelle vendite. Il tutto a scapito del Cd, che cola a picco, e dell'mp3, che per la prima volta nella sua storia registra il segno negativo.

Secondo gli ultimi dati disponibili, il mercato musicale globale lo scorso anno è sceso del 3,9 per cento attestandosi intorno ai 15 miliardi di dollari ma a farne le spese sono stati appunto i formati digitali e i Cd. Crescono i servizi di streaming (+51,3%) e i vinili, che rimangono una piccola porzione del totale ma hanno il segno positivo in mercati chiave come Stati Uniti (+32%) e Regno unito (+101%). Anche qui da noi vanno alla grande. L'ultimo rapporto della Fimi, la Federazione industria musicale italiana, ha registrato una crescita degli Lp del 6 per cento, mentre il compact disc è caduto di 5 punti.

Tante le cause di questo nuovo amore. Si può citare Random Access Memories dei Duft Punk, il duo francese che dopo anni di sperimentazioni elettroniche ha pensato di riportare in auge le sonorità degli anni 70 e 80 e il supporto per eccellenza di quegli anni. Già nella prima settimana di vendite, nel maggio 2013, il 6 per cento degli utenti aveva scelto il vinile, 19mila copie contro le 339mila totali. Amazon nel settembre di quell'anno quasi gridava al miracolo notando come i dischi fossero il mezzo musicale che aveva subito la crescita maggiore di sempre: più 745 per cento in cinque anni.

Gli Lp poi sono stati spinti da un mercato dell'usato molto sviluppato sia sotto il profilo musicale sia degli impianti hifi. Accedere a questo mondo costa relativamente poco: con 400 euro si può avere uno stereo dignitoso, e per costruire una buona collezione si può pescare dal passato. Discogs, uno dei più celebri negozi musicali online, offre 2,8 milioni di dischi a meno di 5 euro e oltre un milione sotto i 5 dollari.
Come nota DeLoitte, anche le vendite offline nel nostro Paese vanno bene. Nel 2012, un anno prima dei Daft Punk, la crescita era stata del 46 per cento. I negozianti sono stati attenti a cogliere questa opportunità di rinascita e nel 2007 è nato il Record store day, evento annuale di portata globale in cui si offrono sconti speciali, ristampe celebrative e inediti.

Quest'anno cade sabato 19 aprile e vedrà la ristampa di Ghostbusters nella versione da 10 pollici su vinile fluorescente e, in ambito italiano, un inedito dei Cccp su 7 pollici. A iniettare la new wave poi ci pensa anche la moda. Il vinile mantiene intatta un'aura tutta sua, come e anche più del libro. Incentiva la conversazione, lo scambio di opinioni, è un oggetto da venerare, fa arredamento e dona un tono a chi lo espone.
Chiaramente non mancano gli oppositori degli Lp con vecchi appassionati che parlano perfino di una "bolla del vinile". C'è chi fa notare che se si è passati dai dischi all'mp3 ci sarà pur un motivo, chi punzecchia i nuovi audiofili affermando che durante il Record store day i negozi sono pieni ma poi tornano al vuoto di sempre, e chi si batte per far tornare di moda i formati digitali puntando sulla qualità.

Tra loro troviamo un artista del calibro di Neil Young, che a inizio marzo ha proposto la sua speciale ricetta antivinilica: Pono. «Quando ascolti un mp3 è come se stessi ascoltando musica sul fondo di un oceano, 300 metri sotto il livello del mare, con un casco da palombaro a coprirti la testa» spiega Young, e la sua soluzione è un lettore triangolare che non fa altro che suonare musica ma «con una risoluzione da 3 a 30 volte migliore di un mp3». L'idea è di affiancargli un negozio dedicato con file Flac a 192 kHz/24 bit, il formato non compresso che ha la stessa qualità delle registrazioni in studio ma pesa parecchio. Il White Album dei Beatles, per esempio, occupa 3,49 Gb in Flac e solo 214 Mb in mp3 a 320 kbit/s, con un rapporto di 16:1. I 128 Gb di memoria di Pono però dovrebbero garantire ascolti a sazietà. Complice la pubblicità offerta dal cantautore canadese e da altri suoi colleghi come Red Hot Chili Peppers, Metallica ed Herbie Hancock, Pono finora ha raccolto quasi cinque milioni di dollari degli 800mila previsti su Kickstarter. Il digitale ora ha lanciato la sua sfida mentre il vinile si gode il suo rinnovato successo.

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