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Questo articolo è stato pubblicato il 31 marzo 2014 alle ore 18:23.
L'ultima modifica è del 01 aprile 2014 alle ore 15:11.

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Sono i sensori a raccontare a supermercati e catene di grande distribuzione cosa vogliono i consumatori quando esplorano il negozio. Tra i progetti premiati all'Innov@Retail Award organizzato da Accenture insieme al Gruppo Sole c'è RetailerIN, applicazione della startup U-Hopper che aiuta i commercianti a comprendere cosa fanno i clienti all'interno dei supermercati. Fino ad oggi lo strumento più attendibile a disposizione dei gestori è lo scontrino, utilizzato per analizzare quali tipi di prodotti vengono comprati in determinate fasce orarie oppure usato per calcolare la spesa media. Quanto tempo passano le persone all'interno dei supermercati, quali aree vengono visitate con maggiore frequenza e quanto tempo viene dedicato, ad esempio, ai prodotti in offerta, sono informazioni che non possono essere evinte dalla ricevuta di cassa.

Come funziona RetailerIN
Il software, il cui cruscotto è raggiungibile dai gestori di supermercato via web, analizza i dati raccolti da appositi sensori dislocati all'interno degli spazi commerciali che rilevano gli spostamenti di cestini e carrelli, a loro volta dotati di sensori. «In questo modo» – dice il CEO di U-Hopper Iacopo Carreras – «chi gestisce i supermercati sa cosa fanno i clienti tra l'entrata e la cassa. I dati raccolti permettono ottimizzazioni più oculate che possono arrivare a cambiare l'intero layout del negozio. I rivenditori sono interessati ai dati oggettivi perché sono preziosi».

Concorrenza e accoglienza
«I competitor ci sono» – continua Carreras – «ma non sono in grado di offrire un servizio tanto preciso quanto è in grado di fare RetailerIN. Al momento il nostro servizio è stato adottato da un supermercato qui in Italia al quale se ne aggiungeranno altri anche negli Stati Uniti, stiamo però chiudendo diversi contratti e il responso è positivo, la sensazione che i dati raccolti contengano un valore economico è diffusa».

U-Hopper
La startup, nata a Trento a fine 2010 e diventata operativa nel corso del 2012, conta sull'apporto di dieci persone. Un team giovane (l'età media è di 30-32 anni) che ha ottenuto un finanziamento seed di 200mila euro dalla Provincia di Trento, «l'obiettivo per il 2014 è fare crescere il prodotto e acquisire intere catene di supermercati».

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