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Questo articolo è stato pubblicato il 14 aprile 2014 alle ore 20:42.
L'ultima modifica è del 15 aprile 2014 alle ore 09:37.

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Google ha annunciato di avere trovato un accordo per l'acquisto di Titan Aerospace, una start-up che produce droni pensati per volare a lungo ad alta quota grazie ai pannelli solari di cui sono dotati. Il prezzo dell'operazione riguardante la giovane società di Moriarty, New Mexico, non è stato svelato.

Google ha così strappato Titan a Facebook, che a inizio anno aveva condotto delle trattative per un eventuale acquisto della start up. Nel frattempo però il social network ha acquistato per 20 milioni di dollari l'inglese Ascenta, gruppo dell'aerospazio che sta lavorando proprio come Titan alla produzione di droni alimentati dall'energia solare. Titan e la sua ventina di dipendenti resteranno in New Mexico e la società continuerà ad essere guidata da Vern Raburn, un veterano della tecnologia con precedenti incarichi in Symantec e Microsoft.

Titan ha detto che i suoi droni saranno in grado di collezionare immagini della Terra in tempo reale e ad alta risoluzione, di trasportare sensori e di fornire servizi voce e dati con una velocità fino a un gigabyte per secondo (decisamente più veloce della banda larga presente in molti dei Paesi sviluppati). Dei droni che Titan sta mettendo a punto, il più piccolo (Solara 50) ha un'apertura alare leggermente più grande di un Boeing 767.

Intanto il colosso di Mountain View punta a espandersi ulterioremente a New York ed è a caccia di un nuovo spazio, in grado di ospitare oltre 3.000 persone. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, Google è in trattativa con vari proprietari per prendere in affitto per oltre 55.000 metri quadrati, una superficie pari a circa metà del Chrysler Building.

Lo spazio che la società sta cercando è quasi dell'80% più grande rispetto alla prima sede newyorkese, inaugurata nel 2000, ma leggermente più piccolo rispetto agli uffici che Google ha e continuerà ad avere nel quartiere di Chelsea.

Il fatto è che nel quartier generale, due proprietà comprate nel 2010 per 1,9 miliardi di dollari, lo spazio non è più sufficiente, motivo per cui la società si sta guardando intorno: secondo il quotidiano finanziario nel mirino ci sarebbero un palazzo di 16 piani su 10th Avenue che in passato aveva ospitato il New York Daily News e il St. John's Terminal Building, ex scalo ferroviario merci nel West Village.

Va detto che Google non ha ancora preso decisioni e che difficilmente riempirebbe uno spazio così grande in una sola volta (spesso le società del settore tecnologico affittano spazi più ampi del necessario in vista di futura crescita).

Tuttavia, se l'operazione andasse in porto, sarebbe il preludio di una delle maggiori espansioni aziendali a New York negli ultimi anni: solitamente le aziende fanno spazio per 500 dipendenti ogni 9.000 metri quadrati.

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