Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 23 aprile 2014 alle ore 07:29.
L'ultima modifica è del 23 aprile 2014 alle ore 13:34.

My24

Sul nostro pianeta è disseminata una rete di "orecchie" elettroniche, possiamo pensare a microfoni molto sensibili che ascoltano i rumori che arrivano portati dal vento. La rete è stata sviluppata per sorvegliare il rispetto degli accordi sugli esperimenti nucleari in atmosfera, lo scoppio di bombe nucleari in sostanza, ma dal 2000 a oggi ha registrato il "rumore" caratteristico della caduta di ben 26 asteroidi di notevoli dimensioni, diciamo dalla grandezza di una lavatrice a quella di un camion con rimorchio.

Se li compariamo a quel che provoca una bomba atomica si va da pochi chilotoni, quella di Hiroshima era sui 20, ai 600, quindi 30 volte tanto, mica roba da ridere. Tutto bene comunque, la gran parte è esplosa al contatto con l'atmosfera e inoltre i resti sono caduti in mare.

La visualizzazione che è stata presentata nella Giornanata mondiale della Terra, non lascia dubbi: sono pericolosi e più di quel che pensiamo. Il breve filmato ci fa vedere appunto dove sono accaduti i 26 eventi e quanto erano importanti. Siccome un filmato vale più di 1.000 parole , quello presentato oggi dalla Fondazione no profit statunitense B612 va visto e meditato. È tempo infatti, dicono alla Fondazione, di mandare in cielo un telescopio che li tenga d'occhio, primo passo per neutralizzare eventuali pericoli. Loro pensano di farlo per il 2018.

Una dopo l'altro assistiamo a un crescendo di eventi che ci impensierisce, inutile negarlo, fino alla potente esplosione avuto a Cheliabynsk, Russia, il 15 febbraio del 2013, equivalente al massimo della scala mostrata, 600 kilotoni. Difatti fece notevoli danni agli edifici e un migliaio di feriti di conseguenza, soprattutto per le schegge dei vetri esplosi per l'onda onda d'urto. Anche qui comunque c'è un distinguo: gli asteroidi davvero grandi, in grado di fare tanto male alla Terra, sono tutti sotto controllo, ma si stima che ce ne siano almeno 10.000 come questi mostrati nella ricostruzione degli ultimi 14 anni, in grado di distruggere un'area metropolitana nel caso, improbabile, che arrivino sopra aree abitate.

Anche qui, prudenza a farsi prendere dalle paure: il video ci mostra chiaramente come il nostro Pianeta sia soprattutto ricoperto di acqua, oltre il 70 per cento. Improbabile quindi arrivi sopra una città un pericolo del genere, ma non impossibile, questo il punto. La fondazione quindi vuole spedire un telescopio in orbita attorno alla Terra per conoscere meglio il pericolo, prima mossa fondamentale per prevenirlo.

Lo spediranno fra 4 anni, con il nome beneaugurante di B612, l'asteroide di cui era padrone e abitante il Piccolo Principe, immortale personaggio creato da Saint Exupery nel romanzo omonimo. Dalla fantasia ora tocca passare alla realtà.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi