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Questo articolo è stato pubblicato il 22 maggio 2014 alle ore 13:08.
L'ultima modifica è del 22 maggio 2014 alle ore 13:12.

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MILANO - Nell'era dei big data, Sky ha deciso che le informazioni messe a disposizione dal "vecchio" auditel non bastano più e che è arrivato il momento di avere un altro strumento non alternativo, ma integrativo. Il risultato è Smart Panel, sistema di rilevazione che passa dalle poco più di mille famiglie dell'Auditel alle 10mila del nuovo campione. Non è solo una questione di numeri, ma di qualità dell'indagine. Smart Panel rileva anche i consumi tipici dell'era digitale, ovvero streaming, on demand e consumo che passa da tv a tablet. Per Sky si tratta di Sky Go, Sky On Demand e Sky Online, oltre alla modalità di utilizzo della Guida Tv e dei servizi interattivi: aspetti che Auditel non contempla o lo fa solo in parte.

La premessa è che circa il 90% dei ricavi di Sky arriva dagli abbonamenti, il resto dalla pubblicità. Il 60% degli abbonati ha un decoder MySky (che permette di gestire tempi e flussi della programmazione), oltre 2 milioni (su 4,75 milioni di abbonati) usano SkyGo e un milione i servizi on demand. «Per una tv a pagamento l'affidabilità dei dati di ascolto è fondamentale per definire la linea editoriale e perfezionare l'offerta», spiega Andrea Mezzasalma, Head of Audience Research and Insights di Sky Italia. «Con l'Auditel – continua – abbiamo canali da 5mila telespettatori che vengono rilevati da un solo meter».
Mezzasalma illustra alcuni esempi. Nel caso della serie tv "House of Card", il grafico Auditel mostra un calo contenuto tra prima e seconda puntata e poi un crollo alla terza.

La stessa rilevazione fatta da Smart Panel indica invece una curva più armonica, con una dispersione minore: «Un dato molto più simile a quello che ci saremmo potuti aspettare da una serie come questa». C'è poi la pubblicità. Secondo Sky dai dati Auditel risulterebbe che su 100 spot sui canali Sky e Fox, 39 non sarebbero visti da nessuno e questo «ci dà grossi problemi con i clienti» sottolinea Mezzasalma. Con Smart Panel gli "spot zero" scendono a 8. L'installazione dei nuovi set-top-box in tutta Italia è in corso e il nuovo monitoraggio sarà operativo da luglio 2014. Ai 10mila che hanno firmato il consenso informato e accettato il nuovo scatolotto in casa, Sky dà un compenso di 50 euro una tantum in buoni di acquisto che arrivano 6 mesi dopo. L'azienda non dà un'indicazione dei costi, ma dice che sono «limitati». Il set-top-box è prodotto da Eureka, la soluzione tecnologica è interna e diversa da quella adottata in Inghilterra da BSkyB e oltre all'uso del telecomando è in grado di monitorare quando il decoder è acceso ma la tv è spenta.

L'azienda spiega dunque la soluzione come risposta a una necessità interna, ma non è un mistero che dal suo arrivo in Italia abbia spinto su una modernizzazione dell'Auditel basata su esigenze diverse dai competitor. Sky fa parte del comitato tecnico dell'Auditel, continuerà a farlo e spiega che il nuovo strumento «non deve essere l'anti-auditel; a nessuno fa comodo che ci siano due diversi standard sul mercato». È per questo che i nuovi dati verranno messi a disposizione di Auditel. Verranno mostrati anche ai centri media? «C'è molto interesse – risponde Mezzasalma – ma su questo non abbiamo ancora preso una decisione».

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