«Voglio essere interrogato al più presto». Ha chiesto di fare subito chiarezza, Guido Bertolaso. E non ha scelto scorciatoie. L'influente capo della Protezione civile, che è anche sottosegretario alla presidenza del Consiglio - indagato per corruzione nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Firenze sui lavori del G8 della Maddalena (appalti per 323 milioni, poi la sede dell'evento fu spostata a L'Aquila) - ha deciso senza esitazioni di rimettere ogni incarico nelle mani del capo del governo, Silvio Berlusconi. «Per non intralciare l'operato degli organi inquirenti - ha scritto in un comunicato - ho immediatamente messo a disposizione del presidente del Consiglio tutti i miei incarichi. Mi sono sempre definito un servitore dello Stato e, come sempre, rimango a disposizione del mio paese».

Bertolaso si è recato a palazzo Chigi per incontrare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. «Sono sicuro che» Guido Bertolaso «chiarirà al più presto ogni cosa - ha commentato Letta - e spero che il presidente del Consiglio, al quale ha messo a disposizione i suoi incarichi, durante il Consiglio dei ministri gli rinnovi a nome di tutto il governo la sua fiducia. La mia ce l'ha sicuramente». Pochi minuti dopo il premier Silvio Berlusconi ha effettivamente annunciato di voler respingere le dimissioni presentate dal capo della Protezione civile. Lo stesso Letta ha poi sottolineato che il premier è «convinto che Bertolaso potrà chiarire ogni cosa». Bertolaso, ha aggiunto Letta, «è coinvolto marginalmente in un'inchiesta che riguarda altre persone».

Berlusconi: «C'è una categoria che perseguita con processi infondati»
In serata, in occasione della presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa, Berlusconi è tornato ampiamente sull'argomento: «Che ci sia una categoria, a spese del contribuente, che perseguita il primo contribuente e il principe della Protezione civile con processi che risultano infondati, è un male dell'Italia», ha detto il premier. Per il Cavaliere c'è uno «sport nazionale» che è quello di andare «a deprimere chi opera per il bene del Paese». Berlusconi ha quindi spiegato di aver annunciato per telefono a Bertolaso il no alle dimissioni e che lui non gli è parso intenzionato a ripresentarle. Alla domanda se Bertolaso sia ancora in rampa di lancio per la promozione a ministro, il premier ha replicato: «Vediamo come si mette».

Quattro arresti, tutto è partito da un'intercettazione
Se il numero uno della Protezione civile è per il momento soltanto indagato, il suo ex vice Angelo Balducci è stato arrestato questa mattina dai carabinieri del Ros fiorentino. Balducci, attualmente presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, ha subito la misura cautelare - insieme ad altre persone - per il suo ruolo di incaricato dell'attuazione delle opere per il G8 che si sarebbe dovuto tenere nell'isola sarda. Tutto sarebbe partito da un'intercettazione telefonica disposta nell'ambito di un'altra indagine della procura del capoluogo toscano, relativa alla trasformazione urbanistica dell'area di Castello a Firenze, che ha coinvolto tra gli altri Salvatore Ligresti e due ex assessori della vecchia giunta comunale. I carabinieri hanno perquisito gli uffici della Protezione civile in via Ulpiano a Roma ed hanno sequestrato numerosi documenti inerenti i lavori del G8 alla Maddalena.

Le altre persone arrestate stamani nell'ambito dell'inchiesta fiorentina sono, oltre a Angelo Balducci, l'imprenditore romano Diego Anemone, 38 anni, Fabio De Santis, provveditore alle opere pubbliche della Toscana, 61 anni, all'epoca dei fatti funzionario del dipartimento sviluppo e turismo della presidenza del Consiglio dei ministri (di fatto successore di Balducci, era infatti era stato nominato soggetto attuatore per la realizzazione delle opere a La Maddalena), e Mauro Della Giovampaola, 44 anni, funzionario del Ministero. Per tutti l'accusa è corruzione continuata in concorso. Gli arrestati sono in carcere.

Sarebbero in particolare tre, secondo quanto risulta dall'ordinanza del gip di Firenze, gli appalti collegati ai presunti casi di corruzione contestati alle quattro persone finite in manette.
Si tratta degli interventi per il G8 alla Maddalena, della ristrutturazione degli impianti del Foro Italico per i mondiali di nuoto e del completamento dell'aeroporto internazionale dell'Umbria S. Egidio di Perugia in vista delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia.

Il pm Quattrocchi: «Scambio di favori tra dirigenti dello Stato e imprenditori»
«Sono stati ravvisati, come è scritto nell'ordinanza, gravi indizi di colpevolezza - ha detto il procuratore di Firenze, Giuseppe Quattrocchi - che riguardano fattispecie corruttive relative agli appalti di alcune grandi opere che sarebbero stati assegnati nel quadro di uno scambio di favori tra dirigenti dello Stato preposti agli uffici interessati e privati imprenditori. Le relative risultanze sono emerse nel corso dell'indagine relativa a consimili ipotesi corruttive - ha aggiunto il procuratore -che sarebbero state realizzate nel territorio fiorentino e per le quali sussiste una sovrapposizione parziale dei soggetti coinvolti, avendo come protagonisti, sia pure solo in parte, le stesse persone».

Indagato il procuratore aggiunto di Roma, Achille Toro
Il procuratore aggiunto di Roma, Achille Toro, risulta indagato nell'ambito dll'inchiesta della Procura di Firenze che ha portato all'arresto di Angelo Balducci e all'iscrizione nel registro degli indagati di Guido Bertolaso. Nel procedimento che riguarda il magistrato della Capitale è coinvolto anche il figlio Camillo. L'accusa farebbe riferimento ad una intercettazione in cui due persone conversano tra loro su una informazione che sarebbe stata resa nota dal procuratore aggiunto. Gli atti del procedimento nei confronti del magistrato e di suo figlio da Firenze saranno inviati alla competente procura di Perugia. (a cura di Alberto Annicchiarico)

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