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Questo articolo è stato pubblicato il 13 giugno 2012 alle ore 07:20.

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Una sola, vera sorpresa, la sconfitta dell'Olanda con la Danimarca. Una serie di conferme più o meno perentorie, Russia e Germania, le speranze di Croazia e Ucraina, il rilancio dell'Italia cui fa da contraltare qualche - timido - punto interrogativo sulla Spagna. È un primo, sommario bilancio dopo aver visto all'opera tutte le protagoniste di Euro 2012.

Edizione più prolifica delle precedenti, 20 gol in 8 partite e due sole squadre all'asciutto: l'Olanda che vantava l'attacco più prolifico delle qualificazioni e il Portogallo di un certo Cristiano Ronaldo.
Se parliamo di qualità, Spagna-Italia la partita migliore e Francia-Inghilterra la più deludente. Se parliamo di emozioni, difficile prescindere dalla serata magica di Shevchenko e dalla sua inattesa resurrezione. Non segnava una doppietta in nazionale dal 2004, l'ha bissata nell'occasione più bella e nel momento più difficile, subito dopo il vantaggio svedese firmato da Ibra. E che doppietta. Un colpo di testa in volo, e un altro in torsione: una prodezza da antico fuoriclasse dell'area di rigore.
Un Europeo che riflette - anche - le contraddizioni del calcio moderno. Pensate che la Svezia ha schierato 11 giocatori nessuno dei quali gioca in patria. Mentre gli undici della Russia militano tutti quanti nel campionato di pertinenza e tra l'altro in tre soli club, lo Zenit di Spalletti, il Cska e l'Anzhi.

Poco prima dell'avvio della seconda giornata, che ha fatto registrare la doppietta più veloce della storia degli Europei (due gol della Repubblica Ceca alla Grecia nei primi sei minuti) nel ritiro azzurro di Cracovia aveva parlato Cassano, per la felicità degli amanti del trash. Facendo rimpiangere capitan Buffon, che pure non ha nella dialettica la sua arma migliore. E a proposito di intellettuali in maglia azzurra, un ascoltatore di Radio 24 di nome Stefano ha probabilmente risolto con un semplice sms il mistero del gol incredibilmente fallito da Balotelli contro la Spagna, quando ormai era tutto solo davanti a Casillas. Si è praticamente fermato perché stava già pensando a come non esultare. Sembra una battuta. È quasi certamente l'unica spiegazione plausibile, conoscendo il giocatore e le sue abitudini.

Oggi a risalire la corrente proveranno prima il Portogallo poi, in serata, l'Olanda opposta nientemeno che alla Germania. Girone di ferro doveva essere e tale si sta dimostrando a tutti gli effetti. Italia-Croazia nel frattempo è stata affidata all'inglese Webb. Per chi ricorda Spagna-Olanda, finale del mondiale sudafricano, non certamente l'arbitro ideale.

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