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Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2012 alle ore 08:05.

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La migliore Italia da sei anni a questa parte ha battuto, macchè battuto, ha schiantato la favorita Germania e si giocherà domenica sera il titolo europeo contro la Spagna. Una magnifica doppietta di Balotelli, capocannoniere del torneo, una prestazione collettiva strepitosa che sarebbe stato difficile immaginare non solo alla vigilia, ma anche dopo un inizio abbastanza inquietante, con quella doppia uscita a vuoto di Buffon. Sulla prima, era stato Pirlo a salvare sulla linea il tocco di Hummels, sulla seconda il pallone è finito in angolo grazie ad un rimpallo fortunato. Il tempo di chiedersi che cosa stesse accadendo al portierone, e già Pirlo e i suoi boys avevano preso il pallino in mezzo al campo facendo ballare una Germania snaturata dalle scelte troppo prudenti di Loew.

Quando De Rossi, dopo un avvio esitante, ha mandato in temperatura il nervo sciatico la supremazia si è fatta netta. Due assaggi da fuori di Montolivo e Cassano, poi la grande giocata di Cassano che ha dipinto sul testone di Balotelli il pallone del primo gol. I tedeschi hanno provato a reagire, Balzaretti ha salvato davanti alla porta, su un gran destro di Khedira è volato Buffon. Ma un istante dopo Montolivo ha lanciato nel vuoto Balotelli e stavolta Mario non è stato a pensarci su come con la Spagna. In due passi ha caricato il destro e ha centrato l'angolo alla sinistra di Neuer. Dopodiché, non avendo compagni nei dintorni pronti all'intervento, si è levato la maglietta e ha rimediato l'inevitabile ammonizione. Amen, ogni due gol (e che gol) una bullaggine si può anche perdonare.

Ripresa. Per tentare la rimonta Loew si affida a Reus e Klose per Podolski e Gomez. Cassano, stremato, cede il posto a Diamanti. I tedeschi spingono, ma di buono creano soltanto un'occasione per Lahm, prima di una gran parata di Buffon su punizione di Reus. Ma gli azzurri, se appena possono, non rinunciano a pungere, grazie anche alla serata di grazia di Balotelli che non si nega uno scatto, che rientra con convinzione, che pressa con ferocia. Brutto colpo quando dopo un contrasto proprio Supermario è costretto a sua volta ad uscire, dopo che anche Motta era entrato per Montolivo. Oddio, costretto. Costretto da Prandelli che vedendolo a terra aveva ormai deciso per Di Natale. Ma ancora una volta, anche nell'occasione più bella, la gestione dei cambi ha lasciato abbastanza perplessi.

Poco male. Le occasioni migliori sono ancora per gli azzurri, davvero micidiali ogni volta che ci provano con convinzione. Due volte Marchisio sfiora il terzo gol, poi ancora De Rossi, poi uno se lo mangia Di Natale. Ma nonostante il rigore finale segnato da Ozil, basta e avanza la doppietta di Balotelli che da ieri sera è il grande attaccante anche del presente, non più solo del futuro.

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